Nei maggiori campionati d’Europa il post-Covid sta regalando sorprese nelle classifiche: attardate tutte le grandi, spunta l’ora delle piccole
La prima stagione partita interamente con l’alone del Covid sta sovvertendo l’ordine nei maggiori campionati europei. Quello che sta accadendo nelle classifiche di Serie A, Premier League e Liga è qualcosa di inaspettato e, per certi versi, rivoluzionario. Non si sa se durerà fino alla fine, ma, al momento, le piccole del calcio si stanno prendendo la scena.
In Spagna comanda la piccola Real Sociedad, squadra che conta in rosa ben sedici giocatori del vivaio, tra cui l’astro nascente Oyarzabal. E, soprattutto, squadra che fattura appena 74 milioni, un decimo rispetto a Real Madrid e Barcellona. Venti punti in nove partite per i baschi, seguiti dal Villarreal a diciotto. Solo quarto il Real, addirittura ottavo il Barcellona, già attardato di nove punti.
A casa nostra, invece, la prima in classifica non è una piccola, ma una nobile decaduta come il Milan. I rossoneri, assenti in Champions dal 2014, sono primi con diciassette punti, seguiti dal Sassuolo a 15. Solo quinta la Juventus con tredici punti, a più due su un’Inter in crisi e settima.
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Anche in Premier League la classifica è decisamente sorprendente. In testa c’è il Leicester con diciotto punti, seguito da Tottenham, Liverpool e Southampton. Squadra che, l’anno scorso, ha chiuso addirittura undicesima. A sorprendere è il piazzamento del Manchester City, decimo con appena dodici punti in sette gare, e di Arsenal e Manchester United, rispettivamente undicesimo e quattordicesimo.
Tra le grandi resistono solo Bayern Monaco e PSG, saldamente al comando in patria. Queste classifiche possono essere sovvertite, perché i campionati sono ancora lunghi, ma il dubbio che il Coronavirus possa aver livellato i valori in campo c’è. Ed è un dubbio legittimo.