Il ricordo di Riccardo Vialli, nipote di Luca e tifosissimo della Sampdoria, a un anno dalla scomparsa dello zio, da cui ha ereditato l’amore per il blucerchiato
Riccardo Vialli, nipote di Gianluca, è stato il primo dei familiari ad arrivare a Genova, da Cremona, in occasione del primo anniversario della morte dello zio, che ricorre oggi, venerdì 5 gennaio. Riccardo sarà all’inaugurazione della mostra al Museo Samp Doria e poi tornerà a Cremona, dove, alle 18:30, è in programma la Messa di famiglia alla chiesa del Cristo re.
Non è stato un anno facile per la famiglia, racconta al Secolo XIX Riccardo. Luca è mancato e manca tutti i giorni. Un’assenza difficile da sopportare soprattutto per i genitori, Maria Teresa e Gianfranco, ma l’affetto dei tifosi dà un bel contributo:
Non è stato un anno semplice, soprattutto per nonna Maria Teresa e nonno Gianfranco. Perdere un figlio penso che sia un dramma terribile da sopportare, che ti stravolge la vita. Sicuramente aiuta quell’affetto che ci viene costantemente manifestato da amici, conoscenti, tifosi, tutti coloro che si sono attivati per promuovere eventi nel nome dello zio. Sono sicuro che gli faccia piacere rendersi conto di quanto Luca fosse apprezzato e amato. Perché anche loro non si sono resi conto nell’immediato di quanto Luca sia stato importante per tante persone, come calciatore, ma anche come uomo.
E’ stato questo il primo Natale senza Luca. Un Natale strano, racconta il nipote Riccardo, in cui sono mancati gli auguri un po’ particolari dello zio:
Sì, è stato per la nostra famiglia il primo Natale senza Luca in vita. Solitamente lo zio lo faceva con la sua famiglia inglese, zia Cathryn e le cuginette Olivia e Sofia. Quest’anno sono mancati quei suoi auguri video su whatsapp, insieme alla zia e alle cugine. Sempre originali, divertenti. La sua ironia è rimasta proverbiale.
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Riccardo Vialli a Genova per Luca: mi ha trasmesso l’amore per la Sampdoria
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Vialli, però, ha lasciato qualcosa di importante. Nei tifosi, in chi gli ha voluto bene, in Riccardo, a cui ha trasmesso l’amore per la Sampdoria, che lo porta spesso allo stadio:
A me ha trasmesso l’amore per la Samp. La finale con il Barcellona è la partita che gli è rimasta lì, quella che avrebbe voluto rigiocare. Vengo spesso allo stadio, ho tanti amici tifosi, ogni volta mi si avvicina qualcuno per stringermi la mano, raccontarmi un aneddoto. Io sono cresciuto guardando le sue videocassette.
A Rapallo, domenica 7 gennaio, ci sarà l’inaugurazione di viale Gianluca Vialli, a Cremona gli hanno intitolato il campo della Canottieri e la Tribuna dello Zini. Un continuo di testimonianze di quanto Luca sia stato una persona, prima ancora che un campione, amata da tutti:
È un misto di gioia e di incredulità. Non mi ero mai accorto di quanto le sue parole e i suoi insegnamenti fossero entrati nei cuori. La cremazione? Non voleva un posto dove la gente facesse i pellegrinaggi. Non voleva troppo attirare l’attenzione su di sé, ha preferito farsi cremare e non avere tomba fisica, ma credo che il Molo dell’Amicizia sia un bellissimo altare dove chiunque può ricordarlo.