La Serie B si è conclusa con la retrocessione della Sampdoria, Corrado Tedeschi ha dichiarato che senza società dura vincere
Il dramma sportivo si è concretizzato, la Sampdoria retrocede per la prima volta nella sua storia in Serie C. Fatale il pareggio per 0 a 0 al “Romeo Menti” di Castellamare di Stabia. Un vero e proprio dramma per la Sampdoria che in un solo anno è riuscita a retrocedere con prima squadra, Women e primavera. Una Sampdoria condannata anche dagli errori sottoporta dei suoi giocatori, come M’Baye Niang, che nel secondo tempo si è divorato un goal già fatto che avrebbe evitato la retrocessione, un goal che un giocatore come lui avrebbe dovuto segnare a mani basse.
Una stagione con tantissime difficoltà che si è concluso nel modo peggiore possibile. Quattro allenatori cambiati senza mai riuscire a trovare la quadra giusta, tantissimi giocatori cambiati tra mercato estivo e mercato di gennaio, dirigenti mandati via e poi ripresi e ora retrocessione in Serie C.
Retrocessione Sampdoria, Tedeschi: ripartire dai tifosi…
Retrocessione Sampdoria, Corrado Tedeschi: senza società non si vince…
A commentare la triste retrocessione dei blucerchiati in classifica ci ha pensato Corrado Tedeschi, a Maracanà, in onda nel pomeriggio su TMW Radio, una retrocessione che fa davvero molto male:
Siamo tutti ancora abbastanza increduli. Ma in realtà è la conclusione di un periodo che inizia tanti anni fa. Era prevedibile purtroppo, è un dispiacere enorme, perché la Sampdoria è una squadra simpatica a tutti, forse perché giovane, stiamo ricevendo tanti attestati dalle altre tifoserie. Da dove ricominciamo? Non si vince senza società. Se manca, è finita. Si ricomincia dall’unica cosa certa, i tifosi, perché la Samp ha un pubblico unico. Chi più responsabile? Tutto è cominciato quando è arrivato qualcuno che con la Sampdoria non c’entrava nulla. Era un alieno, un corpo estraneo. E turandoci il naso abbiamo avuto anche dei buoni giocatori sotto Ferrero. Era scritto però che l’esito sarebbe stato questo. Ieri sera ti giocavi la vita ed è arrivata una prestazione impalpabile. In campo mi aspettavo che mordessero le caviglie, invece niente