Claudio Ranieri l’aggiustatore. Claudio Ranieri il nostro salvatore. Con lui la Sampdoria è tornata una squadra capace di vincere, di fare punti, di risalire piano, piano una classifica che alla settimana giornata di campionato sembrava un incubo.
Oggi Claudio Ranieri sta cercando di rimettere in carreggiata la Sampdoria affidatagli in corsa da Massimo Ferrero. «Mi sono capitate spesso situazioni complicate – spiega – e io le ho sistemate nell’unico modo che conosco: con il lavoro e trasmettendo serenità anche nelle fasi più difficili». Al Corriere dello Sport Sir Claudio parla di tutto, di Var, della sua amata Roma ma anche di Sampdoria.
Sabato ha fatto un’impresa a Torino, ma Lecce e Genoa non mollano. «Il campionato quest’anno è particolare e in fondo nessuno mollerà. Giusto così. Abbiamo un piccolo vantaggio sulle altre, ma è vietato pensarci. Io mi metto l’elmetto e abbasso la testa perché so una sola cosa: devo correre ancora molto. Siamo nelle sabbie mobili e per uscirne c’è da lavorare».
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Se Quagliarella torna Quagliarella però… «Ci servono i suoi gol, ma anche quelli di Gabbiadini e Ramirez. E magari pure quelli di qualche difensore sui piazzati».
A Torino ha schierato la squadra più anziana del campionato: età media 27,9 anni. Solo un caso oppure serve l’esperienza in questo momento? «Solo un caso. Avevamo perso contro il Napoli dopo aver ripreso la partita: segnato il 2-2, pensavamo a vincere e abbiamo subito il 3-2 in contropiede. Un altro punto dopo quelli lasciati a Cagliari, quando vincevamo 3-1 e siamo stati sconfitti per 4-3. Ai ragazzi però non posso dire niente: da quando sono qua hanno giocato veramente male solo contro la Lazio».
Contro la Fiorentina che partita sarà? «Difficile perché la Fiorentina si chiude e riparte».
Se l’aspettava così in difficoltà? «Sinceramente no, ma non mi chieda il perché: è diffi cile analizzare i problemi da fuori e io qua ne ho già abbastanza a cui pensare. Di certo la Fiorentina è una squadra con dei valori importanti».
Se potesse toglierle un giocatore… «Chiesa. E’ uno forte, che può decidere sempre la gara».