E’ decisivo ancora una volta Fabio Quagliarella, ma Roberto D’Aversa sta ritagliando per il capitano della Sampdoria un ruolo tutto nuovo
Un’altra ennesima panchina e questa i volta i suoi sguardi sono di sofferenza. Soffre Fabio Quagliarella a veder giocare i suoi compagni di squadra, scivolato indietro nelle gerarchie di Roberto D’Aversa, che anche a Roma gli preferisce la coppia Gabbiadini-Caputo.
L’entrata in campo solo al 77′, cinque minuti dopo la rete di Eldor Shomurodov, dopo una dormita generale della difesa della Sampdoria, con Yoshida che lascia all’uzbeko tutto i tempo di mirare e poi tirare.
D’Aversa però continua a ‘tenerlo dentro’, consapevole anche lui del fatto che il capitano vorrebbe giocare di più, ma la carta d’identità pesa. Tra primo e secondo tempo le immagini di DAZN hanno immortalato il colloquio tra il tecnico e l’attaccante. Come se fosse il suo vice, un tecnico aggiunto, magari ‘una scuola’ per il futuro.
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Sedici partite giocate finora, 12 dal primo minuto, le altre 4 subentrando dalla panchina. L’ultima da titolare in campionato però risale quasi a un mese fa, contro la Lazio, era il 5 dicembre. Un tempo solo, poi il cambio, la panchina nel derby (e solo questo fa notizia) e i 15′ con il Venezia. In mezzo c’è anche il goal su rigore e la partenza dal primo minuto in Coppa Italia con il Torino.
Ne risentono anche le marcature, un solo goal in tutto il campionato e 3 assist. Quasi 4 a dire il vero, perché il capitano è fondamentale nella rincorsa alla Roma, decisivo sul calcio d’angolo che poi porterà alla rete di Manolo Gabbiadini.
Gli sta ritagliando un nuovo ruolo D’Aversa, a partita in corso pronto a dare il suo preziosissimo contributo, soprattutto per i suoi compagni, come testimoniano proprio gli assist. Più seconda punta che centravanti, il jolly dalla panchina.



