Vi raccontiamo la storia di un’amicizia, quella tra Quagliarella e il compianto Niccolò Galli, e di quel numero, il 27, che l’attaccante ha sempre portato sulle spalle.
Sono passati diciannove anni ormai dalla scomparsa del compianto Niccolò Galli, figlio dell’ex portiere Giovanni Galli. Un’amicizia vera, quella tra Quagliarella e Galli, e un legame forte ad un numero, quel 27, cifra che vale molto adesso per l’attaccante blucerchiato.
La scelta di Quagliarella sul suo numero di maglia è una decisione che parte da lontano, molto lontano. Per la precisione dal 2001, quando il giovane Niccolò perse la vita in un incidente in motorino, di ritorno dall’ allenamento. Eh già, perché il ragazzo, di soli 18 anni, aveva esordito con il Bologna in Serie A solo 4 mesi prima.
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Il numero di Galli era il 27, da allora ritirato dal Bologna. Una storia drammatica, che ha segnato profondamente Quagliarella, amico di Niccolò e suo compagno di nazionale Under 18.
L’attaccante ha deciso infatti di onorare il suo amico portandolo “in giro con lui” sui campi della serie A quel numero, proprio attraverso il suo numero. “Ecco perché da allora dovunque io sia andato – dice Quagliarella quando ricorda la questione – ho indossato questo numero“.
Una scelta nobile, di cuore quella Fabio Quagliarella nei confronti del suo amico Niccolò Galli, e del suo 27, numero che Fabio non ha mai abbandonato, ed utilizzato anche in nazionale.