Il presidente del Frosinone Stirpe si complimenta con Figc e Lega Serie B per la gestione dei playout: “Non abbiamo avuto fortuna, abbiamo rispettato le regole”
Il playout della Serie B 2024/25 ha destato e continua a destare molte polemiche. La vittoria della Sampdoria sulla Salernitana è arrivata al culmine di uno spareggio salvezza osteggiassimo dai campani, che hanno gridato allo scandalo, protestato e cercato in ogni modo di annullarlo. Facendo leva sul fatto che avrebbero dovuto giocare contro il Frosinone il 19 maggio scorso, avanzando la tesi che quello era il vero playout. Mentre quello contro i blucerchiati non è altro che una macchinazione ad hoc per salvare il club di Matteo Manfredi dalla prima retrocessione in Serie C. Tesi avanzate anche da esponenti politici di Salerno e da giornalisti.
Ma se la Salernitana ha lottato in ogni modo contro l’ingiustizia di annullare il playout col Frosinone, chi è rimasto in silenzio è proprio la squadra ciociara. Che avrebbe parimenti dovuto giocarlo, ma stando così le cose si è salvata automaticamente, beneficiando della penalizzazione del Brescia. E infatti il presidente Maurizio Stirpe, in conferenza stampa, applaude Lega Serie B e Figc per come hanno saputo gestire tutto il caos derivato dal caso imposte. Spiegando che la disputa dello spareggio con la Salernitana sarebbe stata inutile:
Oggi devo fare pubblicamente un plauso sia alla FIGC che alla Lega: mai come in questo caso, la giustizia è stata tempestiva. La sequenza degli accadimenti è tale per cui nulla si può eccepire da un punto di vista procedurale per quanto riguarda l’operato della Covisoc, della FIGC e della Lega. Non riesco veramente a capire tante volte le recriminazioni o le letture che ci sono dietro le letture di certi provvedimenti. La disputa dei playout sarebbe stata inutile, perché il Frosinone avrebbe rivendicato le sue ragioni in tutte le sedi e tutti gli avrebbero dato ragione. Forse qualcuno pensava di trarre qualche profitto da questo tipo di situazione. Parliamo sempre di una giustizia che non funziona in Italia, in questo caso la giustizia sportiva ha lavorato alla perfezione e ha fatto ciò che doveva fare
Playout Serie B, Stirpe (presidente Frosinone): “Comportamento perfetto di Figc e Lega, noi abbiamo rispettato le regole a differenza di altri”
Playout Serie B, Maurizio Stirpe (presidente Frosinone) applaude Figc e Lega: se qualcuno non rispetta le regole…
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Il presidente del Frosinone sostiene quindi la tesi del perfetto funzionamento della giustizia sportiva. Che ha lasciato che l’ultimo verdetto venisse sancito dal campo (seppure arrivato con una sconfitta a tavolino). Mentre i ciociari hanno potuto festeggiare la salvezza diretta. Ma il patron Stirpe avverte: non è vero che la sua società è stata fortunata. Semplicemente, ha rispettato le regole. E qui il riferimento, seppure implicito, va a Massimo Cellino:
Non siamo stati fortunati: abbiamo rispettato le regole. Se ci troviamo qui, è perché abbiamo rispettato le regole: questo non vuol dire che siamo stati fortunati! Dal punto di vista morale, etico e operativo siamo migliori di quelli che alla fine si trovano in una situazione di difficoltà, che io non auguro a nessuno e non auspico a nessuno. Se non si rispettano le regole, è giusto che non si vada avanti. Il Frosinone è stato perfettamente aderente e coerente
In conclusione, poi, Stirpe aggiunge che la sua squadra era pronta a fare i playout, tirando una frecciata alla Salernitana, che forse credeva fosse un vantaggio giocare con il Frosinone piuttosto che con la Sampdoria:
Io non avevo nessuna paura dei playout: la squadra stava bene, moralmente eravamo a posto, forse qualche d’un altro avrebbe avuto dei problemi. Qualcuno pensava che fosse un vantaggio giocare contro il Frosinone: la cosa mi fa ridere, non avremmo avuto paura di fare qualunque cosa fosse stato lecito fare. E non avevamo paura di giocare il playout. Ma l’obiettivo minimo, non fare disastri, è stato raggiunto, e sul campo. Abbiamo raggiunto questo risultato sul campo, non a tavolino. A tavolino esiste solo chi rispetta le regole e chi non rispetta le regole