La vittoria per 2-0 nell’andata del playout contro la Salernitana avvicina la salvezza per la Sampdoria di Alberico Evani
Una serata da Sampdoria finalmente. Da tempo i tifosi blucerchiati non vedevano una partita giocata con questa intensità, ma, soprattutto, con questo cuore. La squdra di Alberico Evani ha avuto la seconda occasione per salvarsi e, finora, la sta sfruttando. Manca il ritorno, ma all’andata ha compiuto in pieno il suo dovere.
Per Tuttosport è “Goduria Sampdoria!”. La salvezza si avvicina, anche se, è bene ricordarlo, mancano ancora 90 lunghissimi minuti all’Arechi, da giocare il prossimo 20 giugno. Si può credere nella “resurrezione”:
La Sampdoria può ancora credere in quella che sarebbe una resurrezione sportiva più unica che rara. I blucerchiati – retrocessi lo scorso 13 maggio dopo il pareggio di Castellamare di Stabia ma rimessi in gioco dopo oltre un mese dalla penalizazzione del Brescia che ha riscritto la classifica – hanno probabilmente disputato la miglior partita della stagione nel playout d’andata a Marassi con la Salernitana.
Playout Sampdoria-Salernitana, rimpianti per Evani
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La partita rimane – scrive sempre il quotidiano – il punto più basso della storia della Sampdoria, ma i blucerchiati la approcciano e la giocano nel modo migliore possibile. Aumentando – probabilmente – anche i rimpianti per una stagione disputata ben al di sotto delle possibilità di questa squadra:
Giusto approccio, grinta, personalità e tanta voglia di vincere e aggredire subito gli avversari. Una gara che aumenta i rimpianti anche per quello che avrebbe potuto essere una stagione diversa per i doriani.
L’attacco fatica, con Giuseppe Sibilli e Massimo Coda ancora a secco, ma la difesa è combattiva. Benissimo il centrocampo con Gerard Yepes, Ronaldo Vieira e Melle Meulensteen che danno tutto quello che hanno:
La Samp a dire il vero ha ancora una volta faticato in zona goal, come testimoniano le occasioni non sfruttate da Sibilli e una partita generosa ma poco concreta da parte di Coda, ma di sicuro non è mancata nello spirito di squadra e anche a livello calcistico ha fatto vedere qualcosa di buono. Difesa ermetica e combattiva, ottima prova a centrocampo di Yepes, Vieira e Meulensteen che si sono dannati l’anima dal primo all’ultimo minuto.