A Udine il fischietto di Roma commette un errore gravissimo che poteva costare cara alla società di Corte Lambrushini. Società che non alza mai la voce…
UDINESE – SAMPDORIA (12/07/2020 – 32ª giornata)
Arbitro : VALERI Paolo (Roma 2)
Assistenti : BRESMES (Begamo) – CALIARI (Legnago)
Quarto : RAPUANO (Rimini / Can-B)
VAR : PASQUA (Tivoli) / AVAR : RANGHETTI (Chiari)
Al terzo incrocio con i blucerchiati (mai sconfitti con Valeri in questa stagione), il quarantaduenne fischietto romano non convince nella valutazione delle marcatura iniziale dell’Udinese, è bravo però a “resettare” mentalmente l’errore e riprendersi nel secondo tempo (ben supportato dal VAR Pasqua) per portare a termine una direzione di gara degna del nome di un arbitro internazionale. VOTO 5
Primo Tempo
La moviola del Club: Valeri e il Var potevano condannare la Sampdoria
Prima frazione di gioco che si apre sotto il segno dei blucerchiati e della sportività. Valeri interviene solo con un paio di richiami nei confronti di giocatori di entrambe le compagini rei di interventi eccessivamente animosi.
Il primo provvedimento disciplinare della partita arriva al 25′: ammonito Ekdal per aver bloccato intenzionalmente la ripartenza di Walace; richiamato solo un minuto prima per il secondo intervento falloso nei confronti del friulano Jajalo, seppur in posizione centrale.
Cinque minuti più tardi (alla mezz’ora) intervento ruvido ed impreciso di Nestorovski che stende Gaston Ramirez, tutt’altro che pulito l’intervento del bianconero con il numero undici blucerchiato che rimane a terra chiedendo il calcio di punizione in suo favore, provvedimento non concesso dall’arbitro Valeri.
Ancora 8 minuti di gioco e si giunge all’episodio “critico” per il fischietto di Roma che, sul lancio a tagliare il centrocampo alla ricerca dello scatto di Lasagna, non ravvisa la spinta della punta ai danni di Yoshida (che va fuori tempo e perde la marcatura, consentendo quindi all’attaccante di andare al tiro, trovando così la rete del vantaggio per i padroni di casa, nonstante il tentativo di rientro di Colley). Vibranti proteste della formazione blucerchiata e di mister Ranieri dalla tribuna: a farne le spese, Emil Audero che viene ammonito dal direttore di gara.
Nonostante il consulto con Pasqua e la VAR Room, viene confermata la sensazione avuta in campo dal direttore di gara (valutazione che, a nostro avviso, risulta comunque non corretta, in particolare dopo le recenti disposizioni “restrittive” su contatti e scontri di gioco, generando quindi una mancanza di uniformità con altre situazioni – vedasi Lecce-Sampdoria).
La prima frazione di gioco vede un minuto di recupero concesso, giro di lancette che risulta determinante, con la formazione blucerchiato che trova (meritatatamente) il goal del pareggio con il rientrante Quagliarella.
LEGGI ANCHE Sampdoria, Ranieri non sbaglia uno scontro diretto. Ecco i numeri
Secondo Tempo
La moviola del Club: Valeri e il Var potevano condannare la Sampdoria
Nella seconda frazione di gioco l’incontro procede entro i canoni della normale contesa sportiva. Si deve giungere al 69′ per riscontrare un nuovo provvedimento disciplinare del direttore di gara: contrasto a centrocampo fra Thorsby e De Paul, con il centrocampista blucerchiato che interviene in ritardo “guadagnandosi” quindi il secondo cartellino giallo dell’incontro.
Al minuto 72′ Yoshida nuovamente protagonista di un “corpo a corpo” con un attaccante friulano (in questo caso, l’ex Okaka): in questa occasione l’arbitro, forse anche dopo l’episodio del primo tempo, rileva l’irregolarità e fischia il fallo in favore del difensore bluerchiato.
Due minuti più tardi (74′) si “sporca” anche il taccuino per i giocatori di casa: ammonizione per Ter Avest che spende il “fallo tattico” per bloccare la ripartenza di Ekdal. Nessun dubbio per Paolo Valeri. Poi trascorre ancora un minuto e, nell’area di rigore friulana, con Bonazzoli che recalama la concessione del penaly: lascia correre il direttore di gara (decisione supportabile e confermata anche dal VAR Pasqua che, difatti, non interviene).
Negli ultimi minuti, non mancano le emozioni: a cinqu dalla fine, la Sampdoria passa in vantaggio con Bonazzoli che si coordina e splendidamente sigla l’1-2 per la Sampdoria con una fantastica rovesciata (degna di capitan Quagliarella).
Neppure il tempo di festeggiare e celebrare la magnifica marcatura di Bonazzoli che, sull’uscita maldestra di Audero, Nuytinck trova il goal del pareggio; come nei migliori finali thrilling, ci pensa però Pasqua al VAR ad alimentare ancora una volta la girandola emozionale, segnalando il tocco dell’avambraccio sinistro del centrale olandese (irregolarità difficilmente ravvisabile in presa diretta, bene in questo caso l’ausilio elettronico che tiene conto delle nuove disposizioni sui falli di mano).
Nei 4 minuti di recupero c’è ancora tempo per il terzo goal della Samp, con Manolo Gabbiadini che viene lanciato direttamente da Yoshida e va a sigillare la definitiva fine del match.