In un’intervista Olly racconta che le sue due più grandi passioni sportive, il rugby e la Sampdoria, derivano dall’eredità del nonno materno
Prima ancora di diventare un cantante di successo, Federico Olivieri, in arte Olly, era uno sportivo. Una grande promessa del rugby genovese fin da piccolo e, un po’ più grandicello, è diventato anche un tifoso della Sampdoria.
Queste sue due anime si sono viste negli ultimi tempi al Luigi Ferraris, dove a fine febbraio 2025 tutto lo stadio blucerchiato lo ha accolto e celebrato dopo la vittoria di Sanremo, cantando la sua “Balorda Nostalgia“. E poi il 22 novembre scorso ha assistito alla partita della Nazionale italiana di rugby, facendosi anche un giro sul prato di Marassi. Ma soprattutto queste sue due anime derivano da un’ unica, grande origine: il nonno materno.
Olly rivela: “Mio nonno giocò nel Genoa, ma tifava Sampdoria. Mi ha trasmesso la passione del rugby”

Olly, tra il rugby e l’amore per la Sampdoria: tutto merito di mio nonno…
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È stato il papà della mamma di Olly a trasmettergli le due grandi passioni sportive che ora il giovane cantante continua a coltivare. Il nonno, racconta Federico Olivieri a VanityFair, ha persino giocato nelle giovanili del Genoa, ma era un grande tifoso della Sampdoria:
Cosa mi piaceva? Il rugby. Ci giocava mio fratello, un anno e mezzo più grande di me, e io volevo seguirlo in tutto e per tutto. In più, ci si era messo pure mio nonno materno, che è stato una figura importantissima nella nostra famiglia. Nato a Napoli, con la guerra si era trasferito a Genova, ha militato nelle giovanili del Genoa calcio nonostante tifasse Samp, lavorato all’Italsider, è stato accompagnatore della prima squadra di rugby della città e mi ha trasmesso questa sua passione. Ha vissuto mille vite. È mancato nel 2013, se l’è portato via una malattia simile all’Alzheimer, e mi dispiace non potermi confrontare con lui ora che gli argomenti sarebbero più profond
A giugno Olly tornerà al Luigi Ferraris, il prato dei sogni del grande rugby e del calcio di Genova. Lo farà per tre serate di concerti, primo artista da oltre vent’anni ad esibirsi sul campo di Marassi. Non è diventato un rugbista o un calciatore professionista, ma il nonno sarebbe comunque molto fiero del suo nipote sampdoriano.



