L’ex arbitro Gianpaolo Calvarese si è espresso sul caso Yepes-Soriano in Salernitana-Sampdoria, ecco la moviola dell’episodio…
La Sampdoria ha rimediato alla brutta stagione disputata salvandosi al play-out contro la Salernitana, i blucerchiati adesso potranno programmare la prossima stagione sapendo per certo che disputeranno la Serie B. Matteo Manfredi non può più tentare esperimenti, serve una dimostrazione concreta di intenti nella prossima annata.
I blucerchiati hanno replicato il 2-0 dell’andata al Luigi Ferraris anche all’Arechi, anche se poi la gara è stato sospesa ed è arrivato il 3-0 a tavolino. Ma comunque i liguri hanno legittimato tra andata e ritorno con una doppia netta vittoria di essere superiori ai campani. C’è però un episodio che ha fatto discutere, ossia quello in area di rigore tra Gerard Yepes e Roberto Soriano. I tifosi della Salernitana hanno invocato il rigore, mentre quelli della Sampdoria hanno un’altra chiave di lettura.
L’opinione dell’ex arbitro
MOVIOLA – Salernitana-Sampdoria, Gianpaolo Calvarese non ha dubbi sul contatto Yepes-Soriano
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Ecco cosa scrive sul proprio profilo Instagram Gianpaolo Calvarese sull’episodio:
Episodio interessante nel primo tempo di Salernitana-Sampdoria, quello del potenziale rigore in favore dei campani per un contatto tra Yepes e Soriano. Andiamo ad analizzarlo tecnicamente, perché si evidenziano un paio di elementi
Primo: è vero, Soriano arriva per primo sul pallone, e se avesse continuato naturalmente nella sua corsa a mio giudizio il contatto successivo potenzialmente sarebbe stato punibile. Si vede però come striscia evidentemente il piede sinistro per terra per cercare il contatto. Giusta quindi secondo me la decisione di non assegnare il penalty
Quindi la discriminante è la volontà del calciatore di cercare il rigore strisciando il piede sinistro. Se Soriano avesse condotto un movimento naturale la lettura sarebbe stata diversa
Questa l’opinione dell’ex direttore di gara sul contatto, il quale si sofferma soprattutto sull’intenzione di Roberto Soriano prima del contatto col giocatore della Sampdoria. Si può essere d’accordo oppure no con la disamina, ma questa è stata anche la motivazione che evidentemente ha portato anche l’arbitro Daniele Doveri (e tutta la squadra arbitrale) a non assegnare la massima punizione ai granata.
Ad ogni modo, dopo una stagione veramente negativa, la formazione del presidente Matteo Manfredi riesce almeno a non perdere la categoria cadetta (anche se deve “ringraziare” Massimo Cellino per aver avuto questa possibilità). Da adesso in poi potrà programmare al meglio la prossima stagione, annata dove servirà dare una risposta immediata sulle reali intenzioni del club genovese.