Ineccepibili le scelte dell’arbitro Fourneau in Torino-Sampdoria, ma qualcosa stride, ecco la Moviola del Club
Torino – SAMPDORIA (Sabato 30 Ottobre 2021 – 11ª giornata)
Arbitro: FOURNEAU Francesco (Sez. Roma 1)
Assistenti: PERETTI (Verona) – SECHI (Sassari)
IV: COLOMBO (Como)
VAR: DI BELLO (Brindisi)
AVAR: RANGHETTI (Chiari)
Prestazione, tutto sommato, positiva ma dalla quale emerge una incompleta maturazione a livello arbitrale, in particolare sotto l’aspetto della personalità. Il riferimento è chiaramente all’episodio che porta, al 65’, all’espulsione di Silva, sicuramente meglio gestibile da parte di un arbitro più esperto e carismatico. VOTO: 5.
PRIMO TEMPO
Moviola del Club, Torino-Sampdoria: Fourneau senza personalità
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Partita che si apre con qualche minuto di ritardo per le spiegazioni di Fourneau alla panchina della Samp (ed in particolare a Faggiano) per il cambio operato qualche minuto prima dell’avvio dal Torino rispetto all’undici iniziale, con Linetty che prende il posto di Brekalo. Dopo il calcio d’avvio, nei primi minuti rischia Chabot per un paio di interventi eccessivamente vigorosi è sopra le righe, sanzionati solo a livello tecnico ma non disciplinarmente.
Dopo il primo goal del Torino a firma dell’ex Praet, è invece Pobega a rischiare per un duplice intervento (22’ e 26’) sui giocatori blucerchiati. Stesso metro di giudizio utilizzato dal direttore di gara, che opta per la sola concessione dei falli. Senza ammonire (né richiamare) il giocatore reo delle scorrettezze. La prima ammonizione giunge alla mezz’ora: Bremer intercetta con la mano un lancio lungo in profondità per Quagliarella, lanciato sulla trequarti d’attacco.
Il primo tempo si chiude, senza recupero, con le proteste di Candreva per la mancata assegnazione di un calcio di punizione per la trattenuta (passibile di ammonizione) di Djidji sulla fascia: Fourneau opta per il duplice fischio sancendo la fine della prima frazione, evitando quindi qualsiasi confronto con i giocatori.
SECONDO TEMPO
La ripresa si apre con due ammonizioni, una per parte: al 49’ Pobega per intervento in ritardo ai danni di Candreva e, 5 minuti più tardi, Dragusin per un intervento analogo ai danni di Ola Aina. Con il Torino in pieno controllo del match e sul doppio vantaggio, la partita si chiude virtualmente al minuto 66 quando, a seguito dell’assegnazione di una rimessa laterale in fase offensiva per il Torino, Silva eccede nelle proteste proferendo qualche parola di troppo nei confronti del direttore di gara (accompagnando il tutto da una mimica che non lascia dubbi alle interpretazioni). Fourneau, perfetto a livello regolamentare, non ha dubbi nell’estrarre il cartellino rosso e mandare anzitempo negli spogliatoi il portoghese.
Circostanza che, dicevamo, risulta ineccepibile sotto l’aspetto regolamentare ma che denota una mancanza di personalità del direttore di gara, che preferisce nascondersi dietro l’autorità, esternando un deficit in autorevolezza dal momento che avrebbe meglio potuto gestire l’episodio e, considerando il momento, affrontare in maniera diretta e vigorosa il giocatore (sicuramente colpevole e privo di giustificazioni per un gesto scellerato che nasce però dal momento di sbando completo vissuto dalla squadra in quel momento).
Con il match sostanzialmente chiuso, c’è ancora tempo per 3 ammonizioni ai danni dei blucerchiati: Askildsen (74’), Chabot (80’) e Candreva (82’) vanno a completare il tavolino disciplinare del match.
Nel finale di match, goal annullato al Torino dopo il check VAR: Belotti serve Verdi che insacca da pochi metri dalla porta di Audero. Rilevata la posizione di off-side del 24 granata al momento del passaggio di Belotti (che qualche minuto dopo, proprio allo scadere, si metterà in proprio, fissando il risultato sul definitivo 3 a 0).