Moviola del Club, Milan-Sampdoria: Piccinini insufficiente, meglio gli assistenti. L’aribitro forlivese non riesce ad emergere
Milan – SAMPDORIA (Sabato 3 Aprile 2021 – 29a giornata)
Arbitro: PICCININI Marco (Sez. Forlì)
Assistenti: MONDIN (Treviso) – BRESMES (Bergamo)
IV Uomo: RAPUANO (Rimini)
VAR/AVAR: IRRATI (Pistoia) / DI IORIO (VCO)
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Terzo incrocio stagionale dei blucerchiati con il fischietto forlivese (entrambe coincidenti con sconfitte) che, in una partita sostanzialmente corretta e priva di difficoltà a livello gestionale, non riesce comunque ad emergere con spunti tecnici “di classe”. Qualche sbavatura interpretativa di troppo ed una gestione “scolastica” a livello disciplinare. Sostanzialmente corretti i provvedimenti assunti, alcuni evitabili con una maggior opera di prevenzione e dialogo). Positivo invece l’operato degli assistenti Mondin e Bresmes. VOTO: 5,5
PRIMO TEMPO
Calcio d’avvio battuto dai padroni di casa ma avvio appannaggio della Samp con ben 3 calci d’angolo conquistati e 2 posizioni di offside rilevate del secondo assistente (Bresmes) nei primi 5 minuti del match. È proprio quello degli assistenti il ruolo più sollecitato nel primo quarto d’ora di gioco, con ben 3 rilevazioni (degli attaccanti Samp) da parte dell’assistente Bresmes e 2 degli attaccanti rossoneri del collega Mondin. Sono episodi comunque di non difficile rilevazione ma comunque ben valutati.
Al 22‘ errore di valutazione dell’arbitro nel giudicare il contrasto Adrien Silva/Theo Hernandez: il centrocampista blucerchiato interviene sul pallone ma il direttore di gara assegna la punizione (protesta, giustamente, il portoghese). Un minuto più tardi è invece l’assistente Bresmes a segnalare l’irregolarità dello stesso Theo Hernandez; dalla punizione che scaturisce, solo il miracolo di Donnarumma nega la marcatura di Thorsby.
Alla mezz’ora prima ammonizione del match comminata a Colley che, in scivolata, nel tentativo di stoppare la fuga di Chalanoglu colpisce però il turco: corretta la valutazione dell’arbitro in questa circostanza.
Nel finale di partita, si susseguono ben 3 ammonizioni : al 38′ è Thorsby a vedersi sventolare il giallo dopo un’altra errata valutazione dell’arbitro per l’intervento del norvegese in fase di attacco ai danni di Krunic (intervento sul pallone non rilevato dall’arbitro).
Al 42′ episodio in area Samp: contatto Augello/Ibrahimovic con lo svedese che sfugge al terzino sampdoriano, bravo comunque a sporcare (in scivolata ma con qualche rischio di troppo) l’avanzata del rossonero; bravo nella circostanza l’assistente 1 Mondin che aiuta l’arbitro nella valutazione della dinamica (nonostante qualche, timida, protesta rossonera).
Nel finale di primo tempo, al 44′ ammonito Saelemaekers per la scivolata su Damsgaard; e, nell’unico minuto di recupero concesso, ammonizione (pesante) in casa Samp ai danni di Adrien Silva che recupera all’errore sulla battuta del calcio di punizione in attacco conquistato da Damsgaard, fermando la ripartenza che scaturisce ed operata da Theo Hernandez.
Moviola del Club, Milan-Sampdoria: Piccinini insufficiente, meglio gli assistenti

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SECONDO TEMPO
Dopo 5 minuti nella ripresa, altra ammonizione del match notificata (dopo l’azione portata avanti da Castillejo) a Bennacer per un fallo commesso in precedenza. Nei minuti successivi, gli episodi chiave dell’incontro sulla sponda blucerchiata.
Al 57‘ Samp avanti con Quagliarella che sfrutta il clamoroso errore di Theo Hernandez davanti alla propria area di rigore che serve il capitano della Sampdoria. Il numero 27 con un pregevole tocco sotto scavalca Donnarumma per il vantaggio blucerchiato.
È altrettanto clamoroso l’errore di valutazione, due minuti più tardi (59′), di Adrien Silva. Il centrocampista, già ammonito, atterra con un brutta scivolata Castillejo lasciando la Samp in dieci per la restante mezz’ora (un “atto dovuto” il provvedimento assunto, in questa circostanza, dal direttore di gara).
La Sampdoria non accusa più del dovuto l’inferiorità numerica e risponde ordinatamente. Solo al 73′ giunge un’altra altra ammonizione ai danni di Candreva. Il numero 87 blucerchiato viene “bruciato” sul tempo da un avversario e deve quindi “spendere” il più classico dei “falli tattici” per evitare danni maggiori.
Quasi allo scadere giunge però la “beffa”: al 87′ infatti è Hauge ad acciuffare il pari per i rossoneri ma grave è l’errore di Keita che fa ripartire l’azione dei rossoneri.
RECUPERO
Nei 5 minuti di recupero concessi da Piccinini, forse un po’ generoso nella valutazione dell’extra-time, ancora qualche brivido per i blucerchiati. Il palo colpito da Kessie, èl’ultimo pericolo prima del triplice fischio di Piccinini.