Moviola del Club, Sampdoria-Inter: fermate Orsato! L’arbitro veneto commette alcuni errori gravi che pregiudicano il risultato.
SAMPDORIA – Inter (Domenica 12 Settembre 2021 – 3ª giornata)
Arbitro: ORSATO Daniele (Sez. Schio)
Assistenti: PERETTI (Verona) – PAGLIARDINI (Arezzo)
IV: BARONI (Firenze)
VAR: NASCA (Bari)
AVAR: GIALLATINI (Roma 2)
Prestazione decisamente sottotono da parte del fischietto, considerato la scorsa stagione, “migliore al mondo” e, per questa ragione, il voto giudizio finale della prestazione tiene conto del pedegree che non dovrebbe ammettere valutazioni disomogenee come quelle odierne (con 2 contrasti fallosi, Colley su Matinez e Chalanoglu su Damsgaard valutati in maniera del tutto differente). Pesa inoltre sul giudizio l’aspetto disciplinare ed il metro sanzionatorio, parso eccessivo, con ben 9 ammoniti al triplice fischio. VOTO: 4
Sampdoria-Inter, gli episodi da moviola del primo tempo
Dopo 7′ spallata di Barella a centrocampo ai danni di Candreva fischiata senza indugio dal direttore di gara che valuta, correttamente, l’intensità del contrasto irregolare del centrocampista nerazzurro. Sei minuti più tardi, prima sbavatura del fischietto veneto, che non ravvisa un tocco di mano di Bereszinsky (al di fuori dell’area di rigore blucerchiata), assegnando solo il calcio d’angolo in favore dei nerazzurri, preludio al primo grosso errore della partita.
Al quarto d’ora, infatti, contrasto al di fuori dell’area di rigore blucerchiata tra Omar Colley e Lautaro Martinez, con il difensore blucerchiato, nel tentativo di prendere posizione allarga il braccio venendo a contatto con il volto dell’attaccante argentino nerazzurro (senza alcun intento falloso – tant’è vero che dal fermo immagine si vede come il difensore guardi in alto il pallone e non l’avversario). Di diverso parere il direttore di gara che assegna il calcio di punizione al limite dell’area blucerchiata da cui scaturisce il goal del vantaggio nerazzurro.
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Nella fase centrale del primo tempo un’ammonizione per parte: al 21′ Brozovic spende il “fallo tattico” per bloccare Candreva in campo aperto a centrocampo; al 34′ è Thorsby che prova a bloccare fallosamente la discesa di Dzeko (abile a resistere e far proseguire l’azione, che Orsato lascia giocare con buona applicazione del vantaggio e successivo provvedimento disciplinare alla prima interruzione di gioco).
Un altro errore di Orsato penalizza la Sampdoria
Nel finale di primo tempo, sul risultato di parità dopo il goal di Yoshida, altro errore nella valutazione dell’intensità del contrasto nuovamente a danno dei blucerchiati, questa volta con la Sampdoria in fase d’attacco: Damsgaard, in possesso di palla, viene contrastato da Chalanoglu che, per impossessarsi del pallone, letteralmente “spazza via” il giovane giocatore danese. Orsato, proprio dietro all’azione, giudica il contrasto regolare e lascia giocare e, sul rovesciamento di fronte, l’Inter trova il goal del raddoppio con Lautaro Martinez. Errore, nella circostanza, anche del VAR Nasca che non richiama al “on-field review” il direttore di gara per revisionare la dinamica che ha portato all’azione del goal
Sampdoria-Inter, gli episodi del secondo tempo
All’inizio della ripresa, altro errore (questa volta a livello disciplinare) con una mancata ammonizione ai danni di Di Marco. L’interista trattiene la maglietta di Candreva: fischiato solo il fallo. La circostanza avviene proprio davanti alla panchina dell’assistente Peretti che supporta la decisione del direttore di gara.
Con il nuovo pareggio della Sampdoria (a firma di Augello) la partita sale di tono. Al 64′ battibecco che vede protagonista Candreva e la panchina dell’Inter, con Orsato che fatica a riportare la calma, pur senza far ricorso ad alcun provvedimento disciplinare. La panchina nerazzurra che accusa il blucerchiato di aver colpito volontariamente un massaggiatore con una pallonata.
Un minuto più tardi (65‘) è invece Bereszinsky ad essere ammonito per un intervento duro ed in ritardo su Chalanoglu: corretta la valutazione del direttore di gara.
Al 75′ in area blucerchiata Yoshida interviene deciso sul pallone in possesso di Sensi. Intervento pulito e privo di ogni elemento falloso ma comunque vigoroso che vede il nerazzurro aver la peggio e rimanere a terra contuso. Sensi dovrà abbandonare poi il campo, lasciando i compagni in inferiorità numerica, dal momento che Inzaghi aveva già “speso” i 5 cambi a disposizione.
Nel finale di partita c’è spazio per ben 5 ammonizioni. Colley e Silva per la Sampdoria, rispettivamente al 81′ e 87′, Dzeko, Correa e Vidal al 88′, 89′ e 92′; sono le ultime emozioni che separano le 2 squadre dal triplice fischio di Orsato che giunge dopo 6 minuti di recupero.