Ha senso parlare di vittoria mancata?
Le tre palle gol di Gabbiadini tra il 49’ e il ‘58 gridano ancora vendetta e giustamente più di un tifoso grida, appunto, ai tre punti persi e non al punto guadagnato. Fermare la festa dei rossoneri, che si davano già vincitori in casa loro nel giorno del grande ritorno di Ibrahimovic mi fa venire in mente la più celebre e inflazionata citazione de “La grande bellezza”: non vogliamo solo partecipare alle feste, vogliamo avere il potere di farle fallire. Ieri, come 12 anni fa, col debutto di Mourinho e sempre con Ibra in campo, ma nell’altra squadra di Milano, ci siamo riusciti.
Quella che si apre adesso sarà una settimana delicatissima, tra giocatori da recuperare e il mercato che deve per forza di cose muoversi: Ranieri sarà chiamato a compiere il miracolo col doppio infortunio Depaoli – Ramirez e lo stop per squalifica di Colley. Osti dovrà chiudere per Kjaer, che se calerà nella parte con l’umiltà degli esordi italiani a Palermo sarà un ottimo innesto. E poi l’attacco: ecco, se penso che con un Petagna accanto a Gabbiadini una di quelle tre palle gol sarebbe entrata sicuramente, anche io sposo la teoria dei tre punti persi.
Con Quagliarella in palese debito di energie e il solo Gabbiadini certo del posto da titolare, Caprari in uscita, Bonazzoli incognita, a questo punto gli attaccanti necessari diventano due. Uno, appunto, l’ex Petagna, e l’altro che potrebbe essere il suo compagno Paloschi. Ma siamo sicuri che una diretta concorrente voglia privarsi in blocco della propria coppia d’attacco? Francamente ho più di un dubbio. Meglio puntare al ritorno di Defrel, che non sarà un campione assoluto ma conosce la piazza, ha sempre fatto il suo e scalpita per giocare.
Il riscatto anticipato di Zapata e Schick, oltre alla cessione di Caprari, magari proprio in direzione Sassuolo, dovrebbero portare a un più che discreto tesoretto. L’importante sarà chiudere almeno l’operazione in difesa in tempo utile per l’ultima del girone di andata, in modo da schierare subito Kjaer contro il Brescia. Chabot ha retto bene l’esordio da titolare in campionato a San Siro contro i (decaduti, ormai) giganti rossoneri, ma in una gara come la prossima ci vorranno esperienza e nervi saldi.