Milan, Pioli: la Sampdoria ha grande dignità…

Verso Milan-Sampdoria, Pioli rende onore alla squadra di Stankovic e sprona i suoi: se i blucerchiati giocano così…
Anche se il verdetto della retrocessione è arrivato con largo anticipo, la Sampdoria continua comunque a onorare il campionato. Lo porta fino in fondo, sotto la guida di Dejan Stankovic, che non rinuncia nemmeno a schierare la formazione titolare, senza approfittare della situazione per dare più spazio a chi ha giocato meno.
I blucerchiati stanno rispettando la Serie A e lo faranno anche sabato 20 maggio alle 20:45, quando, a San Siro, affronteranno il Milan, reduce dalla cocente delusione della doppia sconfitta nell’euroderby contro l’Inter. Di fronte agli uomini di Stankovic ci saranno quelli di Stefano Pioli, il quale ha voluto, nella conferenza stampa pre partita, fare i complimenti alla Sampdoria per l’orgoglio che sta mettendo in campo:
La Samp sta giocando con grandissima dignità e orgoglio, è un avversario difficile. Non sto mettendo le mani avanti, ma sta giocando un bel calcio e ha poco da perdere. Se loro giocano con passione e orgoglio, noi cosa dobbiamo fare?
Verso Milan-Sampdoria, Pioli: “Loro avversario difficile”
Milan, Pioli: la Sampdoria ha grande dignità…
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Vedere il modo in cui, nonostante tutto, la Sampdoria approccia e gioca le partite deve essere uno sprone, secondo Pioli, per i suoi giocatori. Che un obiettivo, il quarto posto, ancora ce l’hanno. Che sanno da dove ripartire la prossima stagione. Tutte cose che i blucerchiati non hanno, ma comunque scendono in campo, giocano fino al novantesimo, provano a portarsi a casa qualche punto anche se ad oggi non serve a nulla.
Serve invece al Milan, che lotta per potersi qualificare in Champions League anche l’anno prossimo. Pioli avverte i suoi e pretende che si comincino a fare punti anche con le piccole, un tallone d’Achille della sua squadra fino ad ora (vedasi la sconfitta per 2-0 a La Spezia):
Sto già valutando alcune conclusioni, abbiamo avuto delle difficoltà in questo tipo di partite. Perché? È il nostro difetto più importante: per la mole di lavoro abbiamo finalizzato troppo poco; errori tecnici o di scelta, bisogna far meglio, soprattutto quando le difese sono chiuse. Noi siamo stati carenti nelle cose per determinare il risultato finale. Tutti hanno dato il massimo, qualcuno con prestazioni migliori, qualcun altro no. Fa parte di una stagione molto lunga e impegnativa che ci ha visto non all’altezza delle nostre possibilità.
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