Disputare il campionato di Serie A tra giugno e luglio apre alle spinose questioni dei contratti, dei prestiti in scadenza e delle date del mercato. Coinvolte anche le clausole
La ripresa della Serie A è in forte dubbio, ma, se si dovesse tornare sui campi, andrebbero cambiate le regole su contratti, prestiti, clausole rescissorie e, soprattutto, andrebbero modificate le date del mercato. Dal 1° luglio, infatti, ci sono molti giocatori a cui scadranno i contratti con le rispettive squadre: che fare allora?
Alla Sampdoria i casi più spinosi sono quelli di Tonelli, il cui riscatto è legato alla salvezza, e di Yoshida, in scadenza al 30 giugno. Allargando lo sguardo ci sono i problemi di Mertens al Napoli e Ibrahimovic al Milan, per citare i più famosi. C’è anche la curiosità legata a Kulusevski, già preso dalla Juventus, ma che, in caso di ripresa del campionato, potrebbe restare al Parma.
La Fifa ha dato delle direttive, ma starà alle federazioni regolamentare queste situazioni, prolungando magari i contratti fino all’ultima partita del campionato.
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La questione delle clausole si lega a quella delle date. L’ipotesi di un maxi mercato fino a gennaio è stata accantonata. Ora bisognerà regolamentare, in fretta, le date affinché, in caso di ripresa, non ci siano sovrapposizioni. A differenza dei contratti, però, la regolamentazione dovrebbe non essere solo una questione federale.
Cosa c’entrano allora le clausole? Molti calciatori hanno una clausola rescissoria valida per le prime due settimane di luglio, ma se si dovesse tornare sarà difficile rispettare quelle date. Le questioni da chiarire rimangono ancora molte e con una ripresa del campionato bisognerà mettere in chiaro, in tempi brevi, le diverse regole.