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Mercato? Completamento sbagliato…

di Mario Chiari
Ferrero Sampdoria

Chi è arrivato in estate non gioca o la fa poco. Depaoli a parte. Prima la confusione tattica di Di Francesco ora con Ranieri si punta a fare punti. Si fanno, fin qui, con le certezze, con chi c’era già, cambiando anche modulo, usando quello tanto caro a Marco Giampaolo…

L’unico a salvarsi oggi è Fabio Depaoli. Gli altri no, devono ancora dimostrare tanto, meglio tutto. Chi è arrivato nella complicata estate blucerchiata, tra mercato bloccato e una cessione mancata non è ancora mai entrato nell’undici titolare nè di Di Francesco e nemmeno in quello più funzionale di Ranieri. Lo dicono le scelte e i numeri di Murillo (561′), Chabot (222′), Augello (21′), Thorsby (157′), Rigoni (453′), Leris (177′), Maroni (mai un minuto) e ora anche Bertolacci (250′) arrivo in corsa da svincolato. Un mercato ricco di nomi, molti già presi a parametro zero ancora in piena gestione Giampaolo. Un mercato pensato male, costruito peggio, incompleto per il calcio di DiFra, certamente lo è ancora in attacco (basta vedere i numeri e la difficoltà comunque a segnare) per Sir Claudio.

Un mercato criticabile, inutile negarlo, ma che non cambia la sostanza di una squadra che non deve lottare per la retrocessoine ma per il suo solito decimo posto, sperando che Mister Ranieri ci faccia andare un pò più avanti del Maestro in Coppa Italia. Un mercato ora messo da parte, che sta sconfessando le scelte del club di Ferrero e dei suoi uomini. Perchè Claudio Ranieri ha cambiato tutto. Per fortuna. La Sampdoria è passata dall’ultimo posto a guadare dall’alto Lecce, Genoa, Spal e Bologna. Ci è tornata con le proprie forze, con quelle che aveva già in casa.

Le scelte di formazione e in parte anche le strategie tattiche da una parte e gli infortuni dall’altra hanno rilanciato chi c’era già, chi non giocava più. Con il ritorno al 4-3-1-2 nel secondo tempo con l’Udinese, la Sampdoria sta diventando sempre più simile a quella dell’anno scorso. Un trequartista e due attaccanti, roba già vista ma che da noi funziona sempre…

Tra i nomi fatti quelli che hanno incontrato maggiori difficoltà e che invece avrebbero dovuto recitare un ruolo da protagonisti almeno nelle aspettative estive, ci sono Jeison Murillo (prelevato dal Valencia in un’operazione da 14 milioni) ed Emiliano Rigoni, su cui c’è un riscatto a 11 milioni dallo Zenit nel caso di almeno 20 presenze con la maglia blucerchiata (ipotesi che sembra oggi piuttosto lontana). Poi c’è Chabot da far crescere e sperare diventi un nuovo Mustafi, Skriniar o Anderson (scegliere voi…), c’è anche Thorsby pacco per tanti ma non per Ranieri. Per fortuna non è andato via nessuno. Per fortuna è rimasto Manolo Gabbiadini (tornato lo scorso gennaio per tentare l’assalto all’Europa e pagato 12 milioni al Southampton e anche Gaston Ramirez, il trequartista che pareva chiuso a livello tattico dall’arrivo di Di Francesco e che adesso con Ranieri ha ritrovato la qualità, ora speriamo anche la continuità.



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