Massimo Ferrero ha voluto difendere Edoardo Garrone, accusato e fischiato dai tifosi per avergli ceduto la Sampdoria nel 2014
Nella lunga intervista concessa al Secolo XIX, Massimo Ferrero ha risposto anche alle domande sulla famiglia Garrone, contestata per avergli ceduto la Sampdoria nel 2014. L’ex presidente blucerchiato ha voluto difenderla e difendere Edoardo, ricordando quanto ha investito nel club:
Ecco, ma la famiglia Garrone cosa c’entra? Forse qualcuno si è dimenticato quanto ha investito in passato nella Sampdoria?
Poi Ferrero passa a sottolineare quanto ha speso lui per la Sampdoria e i risultati ottenuti dai blucerchiati nei suoi anni di gestione. Con tanti calciatori che sono passati da Bogliasco, da Cassano a Bruno Fernandes:
Accusano Edoardo di avermi dato la società, però ricordo che con me la Sampdoria ha sempre ottenuto risultati sportivi all’altezza e non si è mai trovata nelle condizioni attuali. Che ho portato nella Samp fior di calciatori, come Cassano, Praet, Fernando, Zapata, Skriniar, Muriel, Correa, Schick, Torreira, Bruno Fernandes…
Sampdoria, Ferrero sta con Garrone
Massimo Ferrero difende Garrone: con me la Sampdoria sempre all’altezza…
LEGGI ANCHE Massimo Ferrero: chiedo una tregua ai tifosi per salvare la Sampdoria, poi sparirò…
Quella di Ferrero è un’autodifesa che prosegue con il riferimento al nuovo centro sportivo e alla vecchia battaglia contro la tessera del tifoso. Che, da presidente della Sampdoria, il “viperetta” aveva osteggiato:
Mi sono adoperato per ottenere i permessi e realizzare il nuovo centro sportivo che sarà pronto in primavera e Casa Samp, la foresteria del settore giovanile. A livello politico ci siamo battuti per costruirci un’immagine seria in Lega, portando avanti tante “battaglie”. Quando mi sono battuto per abolire la tessera del tifoso ero bravo adesso non lo sono più?
Ferrero torna sui suoi primi anni di gestione. Quando la Sampdoria era certamente messa meglio di ora e quando arrivavano i risultati sportivi:
Se non ricordo male poi, nei primi anni della mia gestione non ci sono state contestazioni di massa nei confronti di Garrone e nemmeno di Ferrero. Ad esempio quando siamo andati al preliminare di Europa League. O quando si vincevano i derby.
C’è un momento preciso che segna la spaccatura con i tifosi. Era il 13 maggio 2018 e si giocava Sampdoria-Napoli. Ferrero scese in campo per chiedere ai tifosi di smettere di intonare cori razzisti e di discriminazione territoriale che avevano portato l’arbitro Gavillucci a sospendere il match per tre minuti:
Tra me e la tifoseria si è spaccato tutto in quella partita con il Napoli al Ferraris di 4 anni fa, quando sono sceso sotto il temporale per difendere la squadra e evitare una squalifica del campo. Da lì è tracimata in violenza, minacce personali.