Mario Balotelli racconta i retroscena della sua avventura al Genoa e accusa la società, poi affronta anche la questione del rapporto con Vieira
Doveva essere l’avventura del rilancio, forse l’ultima chance per Mario Balotelli di dimostrare di essere ancora un attaccante di alto livello. Invece la sua esperienza al Genoa si è conclusa dopo un solo anno, in cui è riuscito a fare davvero poco. Ma non per colpa sua. La punta ha raccontato infatti di un rapporto difficile con l’allenatore, Patrick Vieira, arrivato dopo poche settimane dall’ingaggio di SuperMario. E da questo poi sono scaturite situazioni non belle, per le quali si sarebbe aspettato un intervento della società. Che però non è avvenuto.
Balotelli, ora svincolato, ha ripercorso l’avventura genoana in un’intervista al podcast Centrocampo, a cui ha raccontato che si sarebbe aspettato una presa di posizione della società del Genoa nei confronti di Vieira, per come aveva deciso di trattarlo:
La società non ha preso posizione, dato che faceva risultati non ha avuto le palle di dire niente. Ho sempre cercato il vero motivo, un giorno gli ho scritto un messaggio lunghissimo che poi pubblicherò. Lui non mi ha mai risposto né guardato, mi sono ritrovati fuori gruppo e ad allenarmi da solo. La società mi ha risposto che Vieira temeva che non accettassi di giocare poco. Che grandissima cazzata, dite la verità piuttosto, che gli sto sui coglioni. Abbiamo avuto due confronti, mi ripeteva le stesse cose, che non avrei accettato di giocare poco, che avrei creato problemi. Ma a chi li ho mai creati davvero? Tutti mi vogliono bene nello spogliatoio e mi stanno simpatici, non ho problemi con nessuno. E magari se mi alleno con la squadra alzo anche il livello, non penso ci siano gli estremi per mettermi fuori perché non corro abbastanza secondo i suoi piani. Ho preso un impegno a suo tempo con Ottolini, venuto a casa mia per farmi andare al Genoa. A dicembre ho avuto un mezzo dubbio di andarmene ma ho voluto portare fino in fondo il tutto
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Balotelli ha spiegato di non aver creato problemi all’interno dello spogliatoio, né di aver fatto pesare il fatto di aver giocato poco (6 presenze e 56 minuti totali in tutta la stagione). I rapporti tesi con Vieira erano già noti dopo la precedente avventura insieme a Nizza, poi a Genova sono stati confermati. E SuperMario usa anche termini coloriti per descrivere quello che il tecnico francese pensa di lui. Ed è per questo che l’attaccante della Nazionale italiana è rimasto deluso dalla società rossoblù. Da cui si aspettava più rispetto:
Non le reputavo persone così, senza rispetto. Una mancanza a livello umano. Ora mi aspetto che non si facciano mai più sentire in vita loro: hanno avuto tempo 7 mesi, mi hanno mancato di rispetto senza un motivo e senza una scusa. Mai fatto niente, col Napoli anzi ho giocato 4 minuti e per poco non ho fatto gol. Sembrava quasi si fosse preso paura, Vieira: ha problemi di protagonismo. Temeva che facessi gol, poi avrei dovuto giocare e lui non voleva, è più di un’impressione. Ha voluto fare il salvatore del Genoa, non gli stava bene che i giornalisti gli chiedessero sempre di me. Io al club l’ho detto, non ho manco un numero e sono l’anti-giornalismo. Mi sono rapportato con persone che mi hanno deluso, sotto ogni aspetto. Eppure quando abbiamo giocato insieme, con Vieira non abbiamo mai avuto problemi: a Nizza giocavo, a volte mi tirava fuori dicendomi che dovevo correre di più. Ma avevo fatto un botto di gol, perché stravolgere tutto? Non accettava tutto questo, gli davo dei consigli e poteva ascoltarmi invece che mandarmi a quel paese. Per me è solo protagonismo, vuole essere lui al centro. Non vedo altre motivazioni, oppure gli sto sui coglioni