L’idea di Ludovica Mantovani per salvare il Ravano è quella di organizzare una piattaforma online in cui i bambini possono caricare il video
Habemus Ravano. Il torneo ideato dal grande presidente Paolo Mantovani nel 1985 non si ferma neanche con il Coronavirus. La 36^ edizione, in programma nel mese di maggio con le fasi finali dall’11 al 22, non sarà annullata, ma avrà delle modifiche…tecnologiche. Impensabile, anche se le iscrizioni non sono ancora chiuse, pensare di accogliere i 5800 bambini iscritti, suddivisi in 13 discipline dal calcio al volley al canottaggio.
E allora che si fa? L’idea di Ludovica Mantovani per il Ravano è quella di coinvolgere i bambini virtualmente, grazie all’uso di una piattaforma online protetta da stringenti leggi sulla privacy. Piattaforma a cui potranno accedere anche diversi campioni dello sport. “Mi sono affidata a Tommasi per vedere quali calciatori coinvolgere. Vialli e Mancini? Forse. Abbiamo già l’ok delle calciatrici Guagni, Salvai e Linari – ha detto Ludovica – Puntiamo ad avere il patrocinio del Miur”.
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In cosa consiste questo torneo online? “Il primo step è la realizzazione di una t-shirt di allenamento con la scritta “Respect” poi libero spazio alla fantasia. Il secondo sarà costituito da 36 esercizi, come le edizioni del Ravano, da svolgere con l’aiuto di preparatori specifici. I bambini dovranno filmarsi e mandare video di un minuto per ogni esercizio. Nell’ultimo step libero spazio alla fantasia: allenamento libero in casa in cortile. Qua ci saranno anche le interazioni con i campioni”.
Tre livelli, tre vincitori e divertimento. Il Ravano, anche se in veste diversa, non si ferma neanche davanti al Coronavirus.