Parlano Vialli e Mancini, ricordano lo scudetto della Sampdoria, ecco il live delle loro parole alla presentazione de ‘La bella stagione’
C’è Gianluca Valli a Genova. L’occasione è la presentazione del libro sul trentennale dello scudetto della Sampdoria e quella squadra ormai mitica. ‘La bella stagione’, curato da Mondadori, ha attirato tantissimi tifosi blucerchiati presso la Sala del Minor Consiglio di Palazzo Ducale, a Genova.
Ovviamente tutti gli occhi erano sui gemelli del gol Mancini-Vialli. Ma se ‘Stradivialli’ è presente fisicamente, ‘Bobby goal’ invece è collegato da remoto. Il Commissario Tecnico, infatti, è già alle prese con le preparazioni al prossimo Europeo di calcio, ormai alle porte.
Ecco cosa hanno detto i gemelli del goal
LIVE – Vialli e Mancini, le parole sul libro per lo scudetto della Sampdoria
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Il primo a parlare è stato proprio Gianluca Vialli, acclamato dai tifosi prima di entrare nella sala. E’ evidente che i ricordi scudetto si fondano con le speranze per il futuro, a quel ‘Vialli presidente’, che ogni tifosi blucerchiato sogna. Ma anche l’ex numero 9 è visibilmente emozionato, come lui stesso ammette
Per me è un momento davvero emozionante. L’accoglienza dei tifosi, insieme gli amici di una volta. Volevamo ricordare tutti i valori di quel gruppo nel nostro libro. Devo ringraziare soprattutto Marco Lanna, un anno e mezzo fa mi parlò di quest’idea e oggi è realtà.
Non eravamo una famiglia, in una famiglia si tollerano certi atteggiamenti. Noi, invece, eravamo una squadra con un forte senso di responsabilità. Se c’era qualcosa non andava, allora ce lo dicevamo. In questo è stato molto bravo il presidente Mantovani, che pretendeva che noi trasferissimo tutte le emozioni sul campo.
Poi è stato il turno del capitano, del numero 10. Del calciatore pù importante della storia della Sampdoria: Roberto Mancini. Nonostante gli impegni della Nazionale italiana, ha voluto dedicare del tempo ai tifosi blucerchiati, ai suoi ex compagni, i tifosi e il libro.
Eravamo giovani e volevamo vincere. Qualche volta succedeva qualcosa tra di noi, però l’amicizia va oltre queste cose, va oltre a tutto e infatti dopo 30 anni siamo tutti qui. La litigata con Bergomi? È stata una mossa tattica di mister Boskov, che mi disse: “In dieci contro dieci Vialli segna”.
Il nostro segreto era Paolo Mantovani, era Borea, era Boskov. E poi l’amore per la squadra, per la Sampdoria. Questi sono i fattori che ci hanno permesso di compiere quest’impresa. Non ci sono più valori? Sono cambiati i tempi. Ci sono più stranieri rispetto a trent’anni fa. I calciatori non giocano per tanti anni nella stessa squadra e ci vuole più tempo.