Renata Erika Szabo accusa Marcell Jacobs di aver dimenticato suo figlio Jeremy, il primogenito del campione olimpico a Tokyo 2020…
Ora basta. Renata Erika Szabo, la mamma di Jeremy, il primogenito di Marcell Jacobs ha deciso di parlare del campione olimpico a Tokyo 2020 dopo aver raggiunto il podio più alto nei 100 metri e nella staffetta 4×100. Di parlare di lui come padre. Il resto non gli interessa. Nemmeno i soldi. Al settimanale Chi l’ex compagna del velocista azzurro racconta il rapporto del re dell’atletica con suo figlio. Un rapporto inesistente che fa soffrire lei, come mamma, ma soprattutto il piccolo Jeremy che oggi ha sette anni e non vede mai suo padre. L’ultima delusione? Quest’estate, a Roma.
Jeremy doveva andare a prenderlo in aeroporto con tutti i familiari. Peccato, però, che il giorno prima che lui atterrasse, la nonna mi abbia mandato un messaggio per dirmi che Jeremy non poteva andare perché per lui non c’era posto in macchina. Questo non è giusto
Si sono conosciuti al bowling di Sirmione dove lei lavorava. A fine di una serata, Marcell le ha chiesto il numero di telefono. “Era carino e gli ho detto di sì. Abbiamo iniziato a sentirci, poi a vederci e c’era un gran voglia di stare sempre insieme”. Per Renata quello con Marcell è stato:
Un colpo di fulmine. Avevamo progetti, volevamo una nostra famiglia, una nostra casetta. Anche se avevamo solo 19 anni, eravamo pieni di entusiasmo: avevamo dei sogni insieme…
L’ex compagna accusa Marcell Jacobs: “Hai dimenticato tuo figlio Jeremy”
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Un sogno insieme si è realizzato: Jeremy. “Ci siamo incontrati a ottobre del 2013, e a marzo del 2014 ero incinta”. Una storia bellissima con la mamma di lui che l’accompagnava alle visite, poi il parto, 12 ore di travaglio, dolori fortissimi, alla fine, il cesareo con Marcell che è stato al suo fianco tutta la notte in ospedale.
Peccato che al Corriere della Sera il campione, oggi genitore di Anthony e Meghan, nati dall’amore con la sua attuale compagna Nicole Daza, abbia dichiarato che “Jeremy, il mio primo figlio, mi è capitato: ero un ragazzo e l’ho vissuto malissimo, come chi sta facendo una cosa per altruismo, ma controvoglia”. Parole che hanno ferito Renata: “Che mio figlio sia stato un errore è inaccettabile». Poi ancora: “Quando ci si lascia con la compagna, non si dovrebbe lasciare anche il figlio. Jeremy non c’entra niente: Marcell resterà sempre suo padre e lui ha bisogno del papà”.
Da Desenzano a Gorizia. Marcell si allenava e a casa giocava con la Playstation. E Jeremy? “Se gli chiedevo di stare un po’ con il figlio, sembrava infastidito”. Un comportamento che Renata non capiva conoscendo la sua storia: “Lui sa che cosa significa non avere il papà, perché proprio lui che conosce quella delusione non si comporta in un altro modo?”. Le cose non andavano, si sono lasciati, ci hanno riprovato e non ha funzionato fino a quando lei non ha scoperto che lui aveva già un’altra. È finita ma a rimetterci è stato ancora il piccolo Jeremy:
Marcell all’inizio veniva anche un po’ a trovarlo, poi hanno iniziato a passare le settimane e poi i mesi. E anche nelle chiamate, ma veramente… Non c’era l’ombra di una regolarità. E ha smesso anche di pagare il mantenimento per il figlio, per un anno non ha pagato niente
Ora di mezzo ci sono gli avvocati. Andare avanti così era impossibile:
Mio figlio l’abbiamo voluto, non è capitato, questo non lo posso tollerare, non è la verità, Jeremy crescerà e leggerà queste cose ed è pazzesco. Ho chiesto a Marcell, in un incontro con i nostri avvocati, di smentire, ho cercato di trovare un punto di equilibrio
Risposta negativa. “Ogni volta mio figlio resta deluso, io non so neanche che cosa provi dentro di sé”.