Affrontare la Lazio dopo 10 vittorie consecutive – 12 contando la Supercoppa e la Coppa Italia – è compito arduo per qualsiasi squadra, tanto più per una Sampdoria, sì in crescita, ma che paga un divario tecnico con la squadra di Simone Inzaghi. Ma se la Lazio ha tanti pregi, ci sono anche dei difetti…
La Lazio ha, indubbiamente, nella rapidità e nella qualità del centrocampo le sue armi migliori. Milinkovic è tornato ai livelli di due anni fa e Luis Alberto sta sfornando assist in quantità industriale: 11 finora i passaggi decisivi per i compagni. Qualità dunque, ma anche, e soprattutto, rapidità. Simone Inzaghi ha organizzato la sua Lazio per andare a nozze con le squadre che concedono spazi, sfruttando così la capacità di Immobile in campo aperto. Immobile, altro elemento chiave con i suoi 20 goal in campionato. La Sampdoria, quindi, dovrà essere brava a non concedere campo, così come fece, il 5 gennaio, il Brescia, beffato solo all’ultimo dalla rete del capocannoniere del nostro campionato.
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Nessuna squadra, però, è imbattibile. Con questo non è da intendere che la Sampdoria debba vincere, ma può provare a sfruttare quelli che sembrano i pochi difetti della squadra biancoceleste. Primo la poca rapidità dei centrali difensivi, che soffrono le imbucate alle spalle. Sulla fascia di Radu e chi prendere il posto di Lulic (squalificato) si possono trovare le giocate giuste per andare in goal.
La densità in mezzo può essere un’altra chiave di volta. La Lazio, infatti, giocando molto sulle imbucate, può soffrire le difese compatte. Sarà fondamentale, quindi, non dare campo a Immobile e non creare buchi tra la linea difensiva e quella di centrocampo, per impedire a Luis Alberto di giocare tra le linee. Non resta che provarci…