L’addio di Ivan Strinic alla Sampdoria? A distanza di qualche stagione arriva la sua verità…
Ivan Strinic arriva alla Sampdoria nell’estate del 2017 e con i blucerchiati firma un contratto annuale. Arriva nell’affare Duvan Zapata con il Napoli. Un acquisto ‘obbligato’ di un giocatore fuori budget per la Sampdoria e con il contratto in scadenza. Marco Giampaolo lo lancia titolare sin dal suo arrivo. Non può fare altrimenti, è il più forte. Poi però arrivano i problemi, in serie, uno dopo l’altro. compreso l’accordo con il Milan nel febbraio del 2018. Una decisione che gli costerà cara, perché la società di Corte Lambruschini, nonostante un buon girone d’andata, decide di lasciarlo in panchina e fare spazio a Murru.
Ivan Strinic è tornato a parlare del suo periodo alla Sampdoria. Lo ha fatto a Sportske Novosti: “…Anche alla Sampdoria non ho avuto molto fortuna. Ho iniziato bene, poi sono finito in panchina per cinque mesi, perché avevo firmato con i rossoneri. Arrivai a Genova dal Napoli, avevo ancora un anno di contratto con loro, ma dissi a Sarri di voler andare via e i blucerchiati hanno speso 2 milioni per il mio prestito, fino alla scadenza…”.
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“In inverno, potevo già accordarmi con altri club, arrivò il Milan e trovai con loro un accordo. L’avventura con la Sampdoria però mi ha regalato il mondiale. Nonostante non scendessi in campo da tanti mesi, il ct mi ha convocato e io mi sono fatto trovare pronto. In Italia ho imparato molto, sia da Giampaolo che da Sarri. Se non sei al livello che vuole il mister allora non trovi posto in squadra, è successo questo sia al Napoli che alla Sampdoria”.
Il futuro? “Oggi non penso al ritiro, sono un professionista e lavoro per tornare a giocare. Certo, nono sono lo stesso calciatore che ero a 22 anni, ma ho altre qualità, come l’intelligenza e la razionalità. Sono pronto per tornare a dare il massimo”.