Assemblea de La Sud e dei sampdoriani al Ferraris, continua la contestazione alla proprietà della Sampdoria a partire dalla partita col Pescara
La Gradinata Sud è gremita. Ci sono tutti: grandi e piccini, rappresentanti della Federclubs, vecchi e giovani ultras e chi ultras non lo è ma condivide la stessa battaglia. Lo stesso bisogno di chiedere spiegazioni, di pretendere rispetto per la Sampdoria. E soprattutto grida all’unisono una cosa sola, scritta anche nello striscione che campeggia dalla balaustra della gradinata superiore: “Via gli indegni dalla Sampdoria”.
A prendere la parola principalmente alcuni leader de La Sud, ma c’è stato spazio anche per un confronto libero e aperto a tutti i tifosi. Alcuni dei quali hanno espresso il loro amore per la Sampdoria, con storie di chi è abbonato da decenni e veniva anche da bambino a vedere la Sampdoria. E ora non sopporta di vederla così.
C’era anche Claudio Bosotin, che ha parlato brevemente dicendo che i sampdoriani, se tutti uniti, riusciranno “A mandarli via questi indegni”. A lui ha fatto eco il presidente della Federclubs, Emanuele Vassallo, che ha fatto appello ai sampdoriani di compattarsi, mostrando a eventuali compratori interessati al club che la piazza blucerchiata sarà un’alleata che non perderà mai.
La posizione dei gruppi de La Sud è chiara: sarà contestazione. Anche prima della partita contro il Pescara, quando i tifosi saranno chiamati ad andare davanti alla tribuna del Luigi Ferraris per bloccare l’accesso dei dirigenti allo stadio. E sarà una delle proteste che i gruppi della Gradinata vogliono organizzare, incluse visite a Bogliasco fino, se necessario, a organizzare cortei bloccando la città. Tutti contro un nemico solo che è la proprietà della Sampdoria. Per la quale il tempo della diplomazia è finito.
Perché ora i sampdoriani ne hanno abbastanza di vedere la maglia e il club bistrattati. E non vedono mantenute le promesse che avevano chiesto alla società a luglio, quando una delegazione si era presentata davanti alla sede per l’assemblea del Cda. E le richieste erano semplici: progetto, rispetto, sampdorianità e chiarezza, mettendoci la faccia.
Sampdoria, La Sud e i sampdoriani pronti a contestare la proprietà: cori contro Tey, Walker e Fredberg
La Sud ha deciso, con il Pescara sarà contestazione alla proprietà: via gli indegni dalla Sampdoria. L’assemblea
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Perché ora i sampdoriani ne hanno abbastanza di vedere la maglia e il club bistrattati. E non vedono mantenute le promesse che avevano chiesto alla società a luglio, quando una delegazione si era presentata davanti alla sede per l’assemblea del Cda. E le richieste erano semplici: progetto, rispetto, sampdorianità e chiarezza, mettendoci la faccia.
Ma tutto questo i tifosi non l’hanno visto. A partire dal comunicato diffuso in giornata a firma di Joseph Tey, dove ad esempio parla di un “inaccettabile ritorno in Serie A nel 2028″. La lettera è vista come l’ennesimo atto in cui la proprietà non è stata capace di prendersi le sue responsabilità. Che, dicono a gran voce i più di quattromila sampdoriani presenti, ricadono prima di tutto sul maggior azionista della Sampdoria, il proprietario che in tutto questo tempo ci ha messo i soldi, ma non ha saputo circondarsi di persone competenti.
Persone di cui i rappresentanti della Gradinata fanno i nomi: Nathan Walker, Jesper Fredberg, Matteo Manfredi. Volutamente escluso dall’elenco è Andrea Mancini. Che rappresenta quella sampdorianità che i tifosi avrebbero voluto in misura maggiore nella Sampdoria, ad esempio confermando Alberico Evani e Attilio Lombardo. Anche se dall’assemblea della serata non emergono posizioni contro Massimo Donati.
La proprietà, a cui sono stati indirizzati cori come “Liberate la Samp“, è invitata pertanto a fare un passo indietro, riconoscere di aver “fallito su tutta la linea” e vendere il prima possibile il club. Liberandolo appunto dall’attuale gestione. È il grido di migliaia di sampdoriani che, da ora in avanti, contesteranno senza tregua l’attuale management, mantenendo fede però alla loro parola: durante i 90 minuti delle partite, solo sostegno e incitamento alla squadra.