Juve Stabia messa in amministrazione controllata per infiltrazioni mafiose ma il club è tranquillo e assicura che la stagione sportiva va avanti senza problemi
Un terremoto si è abbattuto nelle scorse ore attorno alla Juve Stabia, club di Serie Bkt che è rimasto coinvolto in un’indagine per infiltrazioni mafiose. Attività investigativa che poi ha indotto il procuratore antimafia di Napoli Nicola Gratteri a porre la società stabiese in amministrazione controllata per debellare la minaccia della criminalità organizzata, in particolare del clan D’Alessandro, egemone nella zona di Castellammare.
La notizia ha fatto subito temere il peggio ai tifosi, ma in realtà sembra che la situazione non sia così grave. Perlomeno non a livello sportivo. Poche ore dopo l’uscita della notizia dell’amministrazione controllata da parte di due funzionari giudiziari (Salvatore Scarpa e Mario Ferrara), la società ha diffuso una nota ufficiale in cui chiarisce che si tratta solo di fatti estranei all’attività calcistica.
Nel comunicato si legge che il club campano ha preso atto del provvedimento giudiziario, ma sottolinea che tutti si riferisce
esclusivamente a fornitori di servizi esterni ed estranei all’azienda (esercizi commerciali che vendono i biglietti per lo stadio, distributori di bevande allo stadio, servizio di ambulanze addette allo stadio, ecc.). Come emerge dal provvedimento di prevenzione, i soci e l’attuale management della S.S. Juve Stabia 1907 (Andrea Langella, Filippo Polcino e Saby Mainolfi) non sono neppure sospettati di contiguità ad ambienti mafiosi o criminali; infatti il Procuratore della Repubblica di Napoli ed il Procuratore Nazionale Antimafia non hanno proprio proposto il sequestro delle azioni o dell’azienda, bensì solo l’intervento “preventivo” di due amministratori giudiziari aventi l’incarico di neutralizzare il pericolo di infiltrazione criminale ed il Tribunale di Napoli ha accolto la proposta, adottando la misura di prevenzione per la durata di un anno
Infiltrazioni mafiose nella Juve Stabia, il club chiarisce: “Nessun rischio penalizzazione, l’attività sportiva non è messa a repentaglio”
Juve Stabia, infiltrazioni mafiose, la replica della società: pronti a collaborare, stagione sportiva non a rischio. Il comunicato
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Le attività mafiose sono dunque concentrate sui servizi che gravitano attorno alla Juve Stabia, ma non riguardano direttamente l’operato della squadra. Che infatti non ha subito sequestri di azioni e sottolinea di voler collaborare attivamente con la giustizia, condividendone le finalità del provvedimento.
Dopo aver rassicurato i tifosi sull’estraneità della società Juve Stabia dal coinvolgimento diretto nelle indagini, la nota ufficiale prosegue spiegando che, a livello sportivo, non ci saranno conseguenze. Né penalizzazioni né rischio continuità sportiva, seppure la partita casalinga col Bari di mercoledì 29 ottobre è a rischio:
La S.S. Juve Stabia 1907 altresì comunica che a livello sportivo non c’è alcun rischio di penalizzazioni. L’attività sportiva nella continuità societaria del sodalizio non è assolutamente a rischio e non c’è alcuna misura di prevenzione per il club ma semplicemente la necessità di verificare se alcuni rapporti con i fornitori di servizi debbano essere bonificati