Ivana Icardi sta seguendo percorso artistico che la porta alla musica, e come Wanda Nara grazie a questo ha parlato della sua malattia…
Ivana Icardi, sorella dell’ex attaccante di Inter e Sampdoria attualmente al Galatasaray Mauro, sta seguendo una nuova traiettoria. Infatti la bella argentina si è data alla musica. L’argentina ha postato sul suo profilo social alcuni video musicali, un percorso personale che ricalca un po’ quello di Wanda Nara.
Una serie di singoli incisi che sembrano essere una nuova porta verso una carriera molto diversa da quella della moda anche se l’una non esclude l’altra. Ma c’è un altro punto in comune tra la bella Ivana e la cognata Wanda, un motivo di salute che la stessa cantante ha rivelato sui social.
Ivanna Icardi si racconta…
Ivana Icardi come Wanda Nara dalla malattia alla musica…
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Un problema all’udito quello che affligge Ivana. Una malattia che, stando a quanto lei stessa ha raccontato e stando anche a quello che le sarebbe stato detto dai medici, ad oggi non avrebbe cura ma che gli stessi dottori starebbero cercando di trovare un modo per risolvere questo problema che le ha causato la perdita del 75% dell’udito dall’orecchio sinistro.
Voglio parlare di una cosa che non vi ho mai detto, ma a causa dei commenti che sono arrivati voglio aprirmi e non mostrarvi solo l’Ivana che mostro sempre. Hanno messo in discussione il mio modo di parlare, si sono chiesti perché parlo così. Ora contestano il mio modo di cantare. Ultimamente ho visto molti commenti sulla mia sordità”, ha esordito la sorella dell’ex calciatore dell’Inter. “Dall’orecchio sinistro sento solo il 25%. Ho il 75% di udito in meno. Mi è stato diagnosticato quando ero un’adolescente, quando sono andata a fare gli esami e hanno riscontrato questo problema. Ora, di recente, mi è stato anche detto che potrei perdere un altro po’ di udito dall’orecchio destro. Quello che mi preoccupa di più è che mi è stato detto che con il passare del tempo potrei anche perdere la capacità di parlare se non porto gli apparecchi acustici”. Ivana ha aggiunto che “all’epoca non volevo portarli” e che, come se non bastasse, “non ho prestato attenzione nemmeno alla risonanza magnetica