Claudio Ranieri non sarà il sostituto di Luciano Spalletti sulla panchina dell’Italia: i motivi del no del consigliere dei Friedkin
Altro colpo di scena per quanto riguarda la panchina della Nazionale. Dopo il clamoroso esonero di Luciano Spalletti, che contro la Moldavia si è seduto per l’ultima volta come ct dell’Italia, sembrava tutto fatto per Claudio Ranieri. L’ex tecnico giallorosso, però, ha detto no.
Il grande rifiuto di Sir Claudio è stato comunicato da Sky Sport, nonostante il benestare dei Friedkin, per cui, attualmente, Ranieri ricopre l’incarico di consigliere. Nessun doppio ruolo, nessuno sdoppiamento tra la Nazionale e la Roma per Claudio, che ha scelto di sposare in toto la causa giallorossa.
Italia, i motivi del no di Ranieri
Italia, il dopo Luciano Spalletti non sarà Claudio Ranieri. La motivazione
Ranieri ha deciso di mantenere la parola data alla Roma. Cercherà di portare in alto i giallorossi, confermando quanto emergeva fin dai primi momenti. Non ha mai avuto la certezza di dire sì a Gabriele Gravina, dimostrando la sua volontà di rispettare l’accordo con i Friedkin:
Ringrazio il presidente Gravina per l’opportunità, un grande onore, ma ho riflettuto ed ho deciso di restare a disposizione della Roma nel mio nuovo incarico in modo totale. I Friedkin mi hanno dato il loro pieno supporto e appoggio per qualsiasi decisione avessi preso riguardo alla Nazionale, ma la decisione è solo mia
Gravina ci ha provato, ma ora, dopo aver esonerato Spalletti, dovrà cambiare obiettivo. Potrebbe tornare forte la candidatura di Stefano Pioli che, però, deve prima sistemare le questioni con l’Al-Nassr. Certamente per l’Italia continua il momento di forte confusione, con la qualificazione ai prossimi Mondiali a rischio dopo il pesante 3-0 contro la Norvegia.