Caos Serie Bkt, l’avvocato di diritto sportivo Roberto Afeltra parla in esclusiva a ClubDoria46 sulla situazione del Brescia
Il terremoto che si è abbattuto sulla Serie Bkt, in particolare sulla zona retrocessione, parte da febbraio. Quando la Covisoc ha riscontrato delle presunte irregolarità sui pagamenti di alcune imposte da parte del Brescia. Che ora rischia una penalizzazione che potrebbe comportare il ridisegno della corsa salvezza. Frosinone, Salernitana e Sampdoria sperano. Ma i blucerchiati potrebbero non beneficiarne.
L’avvocato Roberto Afeltra, contattato da ClubDoria46, ritiene infatti che è probabile che il Brescia riceva solamente due punti di penalizzazione:
La realtà è la seguente: l’articolo 33, numero 3 lettera F dice che una penalizzazione non inferiore a due punti. Anche dando per scontato che il Brescia fosse colpevole, si tratterebbe probabilmente di due punti di penalizzazione. Perché non ci sono aggravanti. E questo non cambierebbe nulla alla Sampdoria, perché il Brescia scenderebbe a 41 punti ma resterebbe in vantaggio coi blucerchiati negli scontri diretti
Peraltro, secondo l’opinione personale del legale, esperto di diritto sportivo, c’è anche la problematica delle tempistiche. Perché essendo avvenuta così tardi l’apertura del fascicolo, è possibile anche che il Tribunale decida di far scontare al Brescia la penalizzazione nel prossimo campionato:
C’è il problema dell’afflittività della sanzione, che non è prevista dall’articolo per una tempistica così lontana dalla segnalazione. Tanto è vero che il comma G dice che per le violazioni effettuate per i mesi di marzo e aprile la sanzione va scontata nella stagione successiva. La sanzione si può applicare quando la sentenza diventa definitiva. Se il Brescia segue tutti e tre i gradi di giudizio, considerando che il primo interrogatorio lo faranno il 22 maggio e che, anche riducendo del 50% i termini si arriva oltre il 25 giugno solamente col primo grado, ritengo che l’afflittività, anche se fosse di 3 o 4 punti, possa essere scontata nella prossima stagione. A mio avviso si è detto qualcosa di troppo immediato, non è così facile la risoluzione
Caos Serie Bkt, avv. Afeltra: “Brescia può dimostrare di aver agito in buona fede”
INTERVISTA ESCLUSIVA – Caos Serie Bkt, l’avvocato Roberto Afeltra: Brescia verso i due punti di penalizzazione, ecco perché. E sulle tempistiche…
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L’avvocato Afeltra approfondisce la questione spiegando che c’è un motivo se le irregolarità degli stipendi o delle imposte di marzo e aprile vengono fatte scontare nel campionato successivo. E anche se queste irregolarità sono avvenute a febbraio, secondo il legale potrebbe non esserci il tempo per penalizzare ora:
La ratio della norma è quella di dire che se si commette un’irregolarità a marzo e aprile, visti i tempi della giustizia, non c’è tempo di penalizzare nel campionato in corso ed entro il 30 giugno. Quindi per questo si sconta l’anno dopo. E allora perché, se il Brescia voleva fare qualcosa di fraudolento, non ha commesso la violazione nei mesi successivi a febbraio, così da salvarsi quest’anno e poi essere penalizzato l’anno prossimo? Avrebbe anche potuto chiedere il pagamento rateale
L’errore vero è stato commesso dall’Agenzia delle Entrate, i cui tempi sono stati eccessivamente lunghi:
Il problema è che quando la Covisoc ha richiesto all’Agenzia delle Entrate il 16 febbraio di sapere se i crediti fossero esistenti, questa, anziché rispondere nei 30 giorni previsti dalla legge, ha risposto il 16 maggio, tre mesi dopo. Noi pensiamo che il calcio sia una specie di torre d’avorio ma i tempi della giustizia italiana sono questi
L’avvocato, insomma, pensa che il Brescia possa aver agito (o essere considerato) in buona fede. Tutto starà nel dimostrare che la società che gli ha venduto i crediti d’imposta abbia agito in modo scorretto:
Bisogna andare in fondo all’istruttoria. Se è vero che il Brescia compra i crediti, chi li vende attesta che sono certificati e l’ha pagati, il Brescia è in buona fede. L’unico problema è accertare che questo credito fosse certificato, cioè al momento dell’acquisto fosse esistente nel cassetto fiscale della società che lo ha venduto al Brescia. Che non potrebbe essere responsabile di omesso pagamento se quei crediti l’ha acquistati e poi utilizzati