Dopo un’Inter-Sampdoria a senso unico, Claudio Ranieri si complimenta con gli avversari. Lui, a sua volta, riceve elogi per il gesto del pasillo. Le parole del mister a Sky Sport
Termina con un sonoro 5-1 la trasferta a Milano della Sampdoria di Ranieri. L’Inter dimostra di essere campione d’Italia e passeggia sul campo, travolgendo i blucerchiati. Goal della bandiera firmato dall’ex Keita Baldè, dopo un rocambolesco tiro dell’altro ex Antonio Candreva.
Nel post partita della gara Claudio Ranieri ha parlato ai microfoni di Sky Sport commentando la sconfitta della sua Sampdoria. Una batosta dopo la quale il mister ammette che c’è poco da dire:
La partita di oggi è stata indirizzata già dal quarto minuto, quando pronti via e hanno segnato. Poi dopo altri venti minuti abbiamo preso il secondo e così via, loro hanno giocato sul velluto e c’è poco da dire. Sinceramente noi non eravamo gli stessi, avremmo potuto giocare meglio ma è anche un peccato perché eravamo riusciti a recuperare segnando il 2-1. Però non è facile giocare contro una squadra che ha la qualità dell’Inter che si è laureata campione con quattro giornate d’anticipo. Per la Sampdoria ci sono le prossime tre partite per giocarsela e finire al meglio
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Prima della partita, i giocatori della Sampdoria hanno reso omaggio agli avversari dell’Inter per la conquista dello scudetto. Perciò i blucerchiati hanno concesso il “pasillo” agli uomini di Conte, gesto molto apprezzato dagli opinionisti. Ai complimenti per la sportività, Ranieri risponde così:
E’ stato un gesto che secondo me è giusto fare per rendere merito a chi ha raggiunto un traguardo così importante come ha fatto l’Inter. Si tratta di semplice sportività: ho avuto quest’ idea e ne ho parlato con Quagliarella e con gli altri giocatori della Sampdoria e li ho trovati d’accordo. Anche quando ho vinto la Premier League con il Leicester, all’ultima giornata nello stadio del Chelsea ci hanno fatto il “pasillo”. Un bel gesto di sport
A Ranieri poi è stato chiesto di tracciare un bilancio della stagione della Sampdoria. Sir. Claudio, partendo da lontano, risponde così. Partendo dalle difficoltà dell’anno scorso:
Quando sono arrivato l’anno scorso la Sampdoria era ultima a tre punti, una squadra devastata moralmente. Tutti quanti e non solo io abbiamo fatto un lavoro certosino per tirare su l’autostima e ci siamo salvati in anticipo in un campionato difficile, senza tifosi. Giocare senza tifosi, lo ribadisco, è una cosa difficile e soprattutto che rattrista tanto. Quest’anno siamo usciti subito fuori dalla zona brutta, abbiamo fatto un campionato dignitoso all’aria aperta, senza soffocare. Non posso che dirmi soddisfatto di quanto abbiamo fatto