Nonostante le plusvalenze, ottenute con gli affari Lukaku e Hakimi, il bilancio dell’Inter resta ancora profondamente in rosso
Il bilancio dell’Inter continua ad essere in rosso. E poteva andare decisamente peggio. Nell’esercizio 2021-22, approvato dall’assemblea dei
soci del club, è stato evidenziato come la perdita sia stata ribassata dai 246 milioni ai 140 attuali. Quasi 100 milioni di “buco” coperti grazie alle plusvalenze, due su tutte: quelle di Hakimi, preso dal Borussia Dortmund e poi ceduto al PSG, e quella di Romelu Lukaku, preso dal Manchester United e poi venduto al Chelsea (ed ora tornato nerazzurro dopo appena un anno…).
Due affari d’oro, due cessioni a regola d’arte che hanno ridotto sensibilmente la perdita di un centinaio di milioni. Ma quel buco da 140 milioni in bilancio rimane…
Bilancio Inter in rosso, cosa serve per ridurre gli squilibri?
Inter, le plusvalenze non bastano: il bilancio resta in rosso…
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Il guaio per la Beneamata, come scrive la Gazzetta dello Sport, è che per riequilibrare i conti servirebbe una pesante cura dimagrante sui costi o la sistematica realizzazione di elevatissime plusvalenze, perché, in attesa del nuovo stadio, i ricavi non potranno crescere in maniera significativa. Le cessioni illustri di Hakimi e Lukaku erano dunque solo l’inizio?
Sembra di sì. Suning attingerà ancora, per un centinaio di milioni, dai fondi di Oaktree non utilizzati. Il resto lo farà la capacità dell’Inter stessa di generare risorse, o per dirla con l’a.d. dell’area corporate Alessandro Antonello:
Il club dispone di importanti asset da valorizzare per consolidare i ricavi
E’ probabile che Antonello stesse alludendo proprio alla cessioni di alcuni giocatori…