Ilary Blasi è reduce dal successo della discussa docuserie Unica ma ha già in mente qualcosa di nuovo, il suo libro verità…
Ilary Blasi non lascia ma raddoppia. Dopo la discussa docuserie Unica, che ha spopolato sia su Netflix che nei salotti del gossip nostrano adesso la conduttrice dell’Isola dei Famosi ha deciso di aggiungere un nuovo tassello, un arco che aggancia il suo passato – e la direzione si sa quale sia… – e il presente dell’ex Iena.
Gli amici mi chiamano “Ice Princess”, la principessa di ghiaccio. E non perché porti spesso i capelli dello stesso colore di Elsa di Frozen, ma perché non mi faccio dominare dalle emozioni. Le vivo fino in fondo, sia chiaro. – ha scritto su Instagram – La felicità, la tristezza, l’entusiasmo, la nostalgia, il dolore… lascio che mi riempiano, tuttavia salvaguardo il ponte di comando della nave: quello spazio deve rimanere sgombro per l’azione, in caso di imprevisti. Avevo l’impressione che una marea scura si stesse allargando dentro di me e arrivasse a lambire il ponte. Non mi ero mai dovuta sforzare per rimanere razionale, quella volta sì. ‘Che stupida’ è una storia di dolore e rinascita, la mia. Con un finale inatteso
Che stupida la mia verità così si chiama il libero che uscirà in tutte le librerie a partire dal prossimo 30 gennaio che promette di far parlare molto di se.
Ilary Blasi fa di nuovo parlare di se…
Ilary Blasi, dopo la docuserie arriva il libro verità
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I primi estratti che stanno circolando in queste ore fanno capire molto bene la direzione che prenderà il libro con un racconto molto intimo e personale della sua vita di coppia, della fine del matrimonio con Francesco Totti e delle avvisaglie che hanno fatto crollare il castello di quella che era una delle coppie più belle ed invidiate di tutto il panorama vip italiano e non solo.
Ai primi di novembre mi addormentai tra le braccia di Francesco, la mattina dopo mi svegliai con uno che gli assomigliava molto, ma non era lui. Schivo, distante, assente, in cerca di pretesti per uscire: una cena con gli amici, una partita a carte o a calcetto, il padel…
Sono stati dodici mesi orribili, ma anche intensi, in cui ho scoperto me stessa, le mie risorse. Sono sopravvissuta ma non solo: sono ancora in piedi”