Perché la Serie A riparta è necessaria una totale sicurezza. Il minimo rischio di ricaduta non può essere accettato, e sarebbe letale sotto ogni punto di vista. Per questi motivi la Federcalcio ha diffuso negli ultimi giorni una nota indirizzata ai club per decidere le eventuali modalità di ripresa.
L’ invito della Commissione Medica della FIGC è quello di un’organizzazione di un ritiro “modello estivo”. La prima raccomandazione infatti prevede la squadra “raggruppata” in un luogo chiuso, tra palestre e centri sportivi, ovviamente sanificati e rispettosi di tutte le norme igieniche-comportamentali. Il discorso coinvolgerebbe non solo i calciatori, ma anche i membri dello staff, fisioterapisti e magazzinieri. Una vera e propria famiglia allargata – si legge nella nota – che fra controlli e monitoraggi si allena senza uscire all’ esterno.
Proprio in merito ai controlli continua la nota della Federcalcio. L’ impostazione è quella di seguire attentamente l’ apparato respiratorio e cardiovascolare dei giocatori positivi ed attualmente guariti per verificare gli effetti del virus. Tuttavia il controllo sarà esteso anche a test molecolari, sierologici ed esami del sangue.
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“Sono convinto – spiega Gabriele Gravina – che potremo dare un contributo importante a tutto il Paese”. Paese che con tutta probabilità vedrà il prolungamento delle chiusure e dei divieti fino al 3 maggio, in attesa della cosiddetta fase 2. “Se e quando dovessimo avere un eventuale luce verde per una graduale ripartenza, il mondo del calcio deve farsi trovare pronto”. Ne consegue di fatto che la conferma degli stop agli allenamenti per le squadre è scontata, mentre c’è una riflessione in corso per le discipline individuali. Naturalmente il protocollo sarà esteso anche agli altri.
Il momento chiave non sarà tanto partire, ma come effettivamente comportarsi nel momento in cui negli allenamenti e nelle partite non si potranno più osservare le distanze interpersonali di sicurezza.
Restano quindi tre principi ispiratori su cui muovere la macchina della ripartenza, semplicità, fattibilità ed attendibilità medico-scientifica. Ripartire in sicurezza resta quindi fondamentale, altrimenti si sta fermi, perché la salute viene prima di tutto.