Gigi De Agostini ha rivelato di esser stato operato di tumore allo stomaco: fondamentale la vicinanza di Luca Vialli
Gigi De Agostini si confessa. In una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport l’ex terzino, tra le altre, di Juventus, Inter e della Nazionale italina, ha rivelato di essere stato operato di un tumore allo stomaco cinque anni fa, nel 2020. Lo dice pubblicamente per la prima volta, confessando, inoltre, quanta forza gli abbia dato la vicinanza di Luca Vialli.
Vialli ha rappresentato per De Agostini, con cui hanno condiviso momenti importanti con la maglia dell’Italia, una persona su cui fare affidamento. Da cui trarre la forza. Entrambi si sono sorretti a vicenda nelle difficoltà che Luca, purtroppo, conosceva molto bene:
Non I’ho ancora detto pubblicamente a nessuno, ma è arrivato il momento. Cinque anni fa sono stato operato, tumore allo stomaco. Ora sto meglio, sono qui, ogni sei mesi faccio i controlli, ma sono vivo, ed è l’unica cosa che conta. Lo sapevano i miel familiari e un paio di ex colleghi, amici fraterni come Tricella e Vialli. Con Luca ne parlavo spesso, stavamo facendo le stesse cure, ci davamo forza a vicenda Luca, era una bellissima persona.
De Agostini: Zico e Baggio due fenomeni, Vialli…
Gigi De Agostini: ho sconfitto il tumore con l’aiuto di Luca Vialli. La confessione
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De Agostini ha giocato con compagni importanti. Da Zico ai tempi dell’Udinese, a Roberto Baggio quando è passato dalla Juventus, dove ha incontrato anche Dino Zoff e Gaetano Scirea:
Zico era un fuoriclasse assoluto, un uomo retto, leale, puro. Lui, Zoff, Scirea per me sono stati esempi di vita. In allenamento Zico provava le punizioni. Dopo una settimana ci fa “Ragazzi io di solito faccio goal, qua prendo sempre la traversa”. I dirigenti controllano e scoprono che la traversa era più bassa di qualche centimetro.
Baggio è della stessa pasta, tecnica e umana di Zico: un fenomeno.
De Agostini non ha mai mollato. La tenacia è una delle qualità migliori che si riconosce. Soprattutto ora che si guarda indietro. Alla malattia, ma anche ai problemi di cuore:
La qualità che mi riconosco? La tenacia. Una volta in Nazionale mi infortunai alla caviglia, Boniperti mi telefonò: “Guarda che domenica devi stringere i denti. se no che friulano sei?”. Ogni volta che la vita si mette di mezzo ci ripenso. Ho avuto il tumore, ho problemi al cuore, sono bradicardico e di recente mi hanno messo un pacemaker. Ma guardo avanti con speranza e fermezza, se no che friulano sarei?