Scontri prima di Genoa-Inter, cinque ultras del Genoa arrestati ma per ora nessuna restrizione dal Viminale per la partita contro l’Atalanta o quelle successive
Arrivano i primi arresti dopo gli scontri tra tifosi di Genoa e Inter prima della partita di domenica 14 dicembre. La Polizia ha fermato in flagranza differita cinque ultras, tutti rossoblù, italiani e di età compresa tra i 23 e 47 anni, individuati dopo aver visionato le telecamere di videosorveglianza. Questo il primo bilancio dei fermi delle forze dell’ordine dopo i tafferugli in cui sono rimasti feriti 15 poliziotti che hanno coinvolto in realtà decine di sostenitori genoani e nerazzurri, oltre alla presenza di alcuni esponenti della curva del Napoli.
Le indagini della Digos e della Procura di Genova proseguono nel tentativo di identificare tutti i responsabili, mentre il Genoa ha pubblicato un comunicato di aperta condanna di quanto successo e della violenza annessa al mondo del calcio.
Il club rossoblù ha anche ricevuto un’ammenda di 12mila euro dal Giudice Sportivo per il lancio di un fumogeno che ha costretto il direttore di gara Daniele Doveri a sospendere la partita per alcuni minuti, oltre a un lancio di oggetti a danni di uno degli assistenti arbitrali. Ma, a parte questo, non sono ancora arrivati provvedimenti di chiusura dei settori di Genoa e Inter.
Genoa, cinque ultras arrestati e club multato, ma nessun settore chiuso ad ora dal Viminale

Genoa, cinque ultras arrestati dopo gli scontri con i tifosi dell’Inter. Ma la partita con l’Atalanta resta senza limitazioni
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Dopo un’interruzione di alcune ore è ripresa regolarmente la vendita dei biglietti per i tifosi di casa di Genoa-Atalanta, senza ancora alcun divieto da parte del Ministero dell’Interno. Stesso discorso per gli interisti, che però adesso avranno la Supercoppa italiana a Riad e quindi non giocheranno a San Siro questo fine settimana.
Ad ora nessuna partita a porte chiuse per i genoani (come avvenne l’anno scorso dopo gli scontri del derby) o trasferte vietate per un determinato periodo di tempo, come avvenuto, per esempio, alle tifoserie di Pisa e Verona. Che per oltre un mese hanno dovuto rinunciare a seguire la propria squadra altrove.



