Genoa, accuse pesanti a Portanova: ragazza trattata come oggetto

Processo Portanova, il Giudice: vittima trattata come oggetto. Ma il legale del calciatore del Genoa: non siamo stati ascoltati…
Manolo Portanova è stato condannato per stupro di gruppo. Il calciatore del Genoa ha ricevuto una condanna di 6 anni insieme allo zio Alessio Langella per le violenze e abusi sessuali ai danni di una studentessa toscana di 21 anni. Per i fatti, avvenuti nel luglio 2021, sono cominciati i processi al fratello del giocatore rossoblu, William, e per Alessandro Capiello, amico loro che aveva scelto il rito abbreviato.
Ma ciò che suscita maggior scalpore sono le motivazioni della sentenza con cui la giudice del Tribunale di Siena Ilaria Cornetti ha espresso la condanna ai danni di Portanova. Come riporta il Secolo XIX,
Claudia non è stata trattata come una donna ma come un oggetto. Per la ragazza è stato un incubo durato tra i 40 minuti e 60 minuti. E fatto di rapporti sessuali ripetuti e non consenzienti, schiaffi e violenze. I quattro ragazzi non hanno voluto nemmeno concedere alla giovane una bottiglietta d’acqua. Che per due volte le è stata passata sì, ma vuota
Genoa, processo Portanova: accuse agghiaccianti del giudice. Il legale del calciatore: “meglio smentiti che ignorati”
Genoa, processo Portanova: le pesanti accuse del Giudice di Siena
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Ma la difesa non ci sta. Il legale del calciatore del Genoa accusa la giudice di non aver preso in considerazione la versione difensiva. Riporta ancora il quotidiano genovese:
Nonostate nel corso del processo siano state depositate indagini difensive che dimostrano l’assoluta innocenza del mio assistito, ci dispiace che in queste motivazioni della sentenza non ne troviamo traccia o argomentazione. Avremmo preferito essere smentiti piuttosto che ignorati
Il tutto mentre Portanova si difende via social:
Sento e leggo una storia che non conosco, che non si avvicina lontanamente alla realtà e mi chiedo ogni giorno perché è successo a me. Presto ci sarà modo di dire la mia versione documentando con prove e non con ipotesi. Per la mia famiglia, per il mio club, per la mia vita, credevo che rimanere in silenzio e dare fiducia alla giustizia fosse la cosa giusta ma adesso purtroppo mi sono reso conto che il silenzio ha presentato un conto troppo salato che non sono più disposto a pagare
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