Francesca Fialdini è una grandissima tifosa della Juventus. Una tifosa vera cresciuta a pane e vittorie. Il suo idolo? Roberto Baggio…
Francesca Fialdini non è solo bella o una bravissima conduttrice. È anche, e in questo caso soprattutto, una tifosa della Juventus. La ragazza è cresciuta col mito della squadra di Tacconi, Cabrini, Scirea, Platini. Il campione del suo cuore?
L’orgoglio per me è Roberto Baggio juventino…
Roberto Baggio per sempre, meglio anche di Cristiano Ronaldo:
Sono sincera. Non ho mai creduto nell’acchiappo di Ronaldo come un qualcosa che avrebbe fatto bene alla squadra. Si sono rotti certi equilibri, a tal punto che ci vuole tanto tempo per ricostruire lo spirito vincente. L’ho patita la scelta di Ronaldo…
Francesca se ne intende. È sul pezzo. Per questo si può permettere di giudicare anche la decisione di dire addio a Dybala.
Era nell’aria. Mi dispiace che questo rapporto si interrompa, ma si era anche infortunato tanto. Gli farà bene cambiare aria. Ma dovrà cambiare pure la Juve. Serve un altro attaccante e va rinforzato il centrocampo. Io spero nel ritorno di Pogba…
Per fortuna c’è Vlahovic e come racconta alla Gazzetta dello Sport: “È forte, ma ne serve un altro…”. E se lo dice lei bisogna crederle!
Francesca Fialdini si divide tra Juventus e televisione
Francesca Fialdini, tifosa della Juventus malata: mamma mia Baggio…
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Il prosimo 8 aprile Francesca Fialdini sarà accanto a Francesco Gabbani, in Ci vuole un fiore, show in prima serata su Rai 1. Cosa faranno insieme? La risposta è sempre sulla Rose:
Ci sono tante cose che ci legano, come la conoscenza con alcuni musicisti da quando eravamo ragazzi, ma anche l’amicizia tra le nostre mamme. Il tema sarà l’ambiente. Certo, questa guerra fa pensare che torneremo un po’ indietro, si decelera, anziché accelerare. Ma noi penseremo ad avere un minore impatto ambientale. E lui, Francesco, canterà tutte canzoni a tema sull’ambiente…
Ultima domanda della Gazzetta dello Sport: Lei non si ferma mai. Lavora tantissimo, su tanti fronti. Cosa rappresenta il lavoro?
Ha ragione, non mi tiro mai indietro. Per lavorare significa esistere!