Dopo la retrocessione della Sampdoria, protesta dei tifosi a Bogliasco durante l’allenamento i giocatori consegnano le maglie
Giocatori indegni della Sampdoria. Indegni di indossare la sua maglia, quella più bella del mondo. Questo uno dei messaggi, quello principale, che i rappresentanti de La Sud hanno voluto mandare alla squadra nel loro blitz a Bogliasco, nel pomeriggio del 16 maggio. Giorno in cui, nonostante le tensioni e il campionato già finito, i blucerchiati hanno ricominciato ad allenarsi al centro sportivo “Gloriano Mugnaini”, presidiato da decine di agenti delle forze dell’ordine.
Con la prima, storica retrocessione in Serie C, la squadra ha disonorato la Sampdoria e la sua maglia, affermano i tifosi accorsi a Bogliasco. I quali, poi, hanno chiesto ai blucerchiati di togliersi loro le divise, perché “indegni di indossarle”. Al termine della seduta di allenamento, infatti, i calciatori doriani hanno consegnato le maglie da allenamento a una piccola rappresentanza dei tifosi entrata sul terreno di allenamento. Un gesto simbolico dopo cui i sampdoriani sono usciti dai cancelli del “Mugnaini”, terminando la loro protesta.
Retrocessione Sampdoria, si torna in campo a Bogliasco…
FOTO – Retrocessione Sampdoria, protesta dei tifosi a Bogliasco: i giocatori consegnano le maglie
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Con questo atto di forte impatto i rappresentanti della tifoseria hanno reso esplicito il messaggio che questa squadra non si è dimostrata all’altezza di indossare, difendere e onorare la maglia più bella del mondo. Che è stata restituita ai custodi veri della sua memoria, della sua storia e dei suoi colori. I quali, peraltro, hanno deciso non di tenersele, ma di riutilizzarle per una causa benefica: sono state infatti donate all’Ospedale pediatrico Gaslini di Genova.