Fatto Quotidiano: Sampdoria e Ferrero simbolo di un sistema senza controllo. Duro articolo di Lorenzo Vendemiale sulla rubrica Fatto Football Club
Un’analisi del giornalista Lorenzo Vendemiale sul quotidiano diretto da Marco Travaglio.
Impietosa nell’additare la Sampdoria di Massimo Ferrero come emblema di un sistema che non funziona.
Fatto Quotidiano: Sampdoria e Ferrero simbolo di un sistema senza controllo
La Sampdoria vince il derby contro il Genoa, Massimo Ferrero esulta a San Vittore. Benvenuti in Serie A, il campionato più bello del mondo, dove gioca una squadra con un presidente arrestato. Ha scritto la Suddeutsche Zeitung che “ci sono personaggi che esistono solo in Italia. Figure dell’eterna commedia dell’arte, strepitosi funamboli sull’abisso. La dirigenza del calcio italiano in particolare è sempre stata piena di avventori, ebbri degli applausi dei tifosi, barcollanti tra megalomania e satira vera e propria”. I difensori del pallone italico diranno che è la solita protervia tedesca, che Ferrero è un’eccezione e il suo caso limite non rappresenta il nostro calcio. Ma è proprio il contrario: la sua Samp è un po’ il simbolo, solo un po’ estremo, di questa Serie A che naviga a vista, tira a campare tra trucchi, deroghe, plusvalenze, architetture societarie fantasiose.
La situazione adesso è surreale, con la Sampdoria inserita nel Trust Rosan
Basti dire che Ferrero fino a pochi giorni fa era presidente del club, ed è stato fermato mentre era a Milano per trattare Stankovic come possibile nuovo allenatore al posto di D’Aversa. Ora chi deciderà se esonerarlo o meno? Di fatto oggi la Sampdoria è una società con la proprietà “decapitata” e non è normale trovarsi in queste condizioni.
Lo stato di salute del club blucerchiato
La Samp invece era probabilmente l’unico asset sano (più o meno, pure il club ha accumulato debiti), comunque di valore della galassia Ferrero. Tanto da volerlo proteggere col trust. Il fiduciario Vidal, con i soldi dei diritti tv e le altre risorse sicure, dovrebbe essere in grado di traghettare il club fino a giugno e in questo senso vanno anche le indicazioni che filtrano dall’ambiente: l’indice di liquidità all’ultima rilevazione era positivo, gli stipendi alla scadenza di novembre sono stati onorati, il prossimo termine è a febbraio, con eventualmente di mezzo anche una sessione di mercato per rimediare. Per il futuro la cessione è inevitabile, anzi è l’unica salvezza. Ma considerato il blasone della società, gli acquirenti non mancano e i guai di Ferrero potrebbero quasi facilitare il processo, considerando che anche dalle intercettazioni sembra emergere come fosse proprio la sua scarsa volontà di vendere l’ostacolo principale alle trattative. Per il presente, invece, non resta che in incrociare le dita e sperare che la situazione non precipiti ulteriormente.
Secondo Vendemiale Massimo Ferrero e la Sampdoria sono lo specchio di un sistema sbagliato
Resta l’assurdità della vicenda, l’enorme danno d’immagine per la Serie A. E il tema dei controlli di onorabilità e sostenibilità sui club di calcio. Si dirà: ma cosa poteva fare la Federazione, non si può prevedere se un proprietario finirà indagato, arrestato o fallito fra qualche mese. Vero, anche se nel caso specifico non si può dire sia stata una sorpresa assoluta. Il punto è che se questo genere di situazioni continua a verificarsi, vuol dire che i controlli non ci sono, o comunque non bastano. Un campionato che si rispetti non può permettersi di avere società senza una proprietà trasparente. Soprattutto, non può permettersi di correre il rischio di perdere una squadra a metà stagione. Serva un sistema di verifiche e garanzie che assicuri che ogni club abbia le risorse per finire il campionato, qualsiasi cosa accada. Se l’obbligo di una maxi-fideiussione non è percorribile, almeno quel processo di pelo e contropelo fatto (giustamente) ad esempio in estate ai conti della Salernitana. Controlli pesanti, invasivi, anche a costo di tagliare qualche ramo secco. Invece negli ultimi mesi si sono viste solo deroghe, aiuti dallo Stato, allentamento dei controlli. Si va esattamente nella direzione opposta. Quella del calcio dell’io speriamo che me la cavo. Della nostra Serie A, di cui la Samp di Ferrero è degna partecipante.