La Sampdoria saluta la Serie A e la prestazione con l’Udinese – di certo – non aiuta il fantacalcio: si salvano Ravaglia, Quagliarella e Gabbiadini
Non poteva che andare così la serata della Dacia Arena. La Sampdoria ha salutato ufficialmente la Serie A in 34 minuti. Tanti ne sono bastati all’Udinese per fare due goal e rendere impossibile per i blucerchiati anche solo provare a pareggiare. E per il fantacalcio è una sfilza di insufficienze, come troppo spesso capitato quest’anno.
Il migliore è ancora una volta Nicola Ravaglia. Chiamato a sostituire Emil Audero, il terzo portiere ci ha provato fino all’ultimo a difendere i pali blucerchiati. Per lui 6,5, a cui togliere due punti per i goal subiti:
Si è rimesso i guanti e il suo lo fa. Se la Samp non finisce come con la Fiorentina è merito suo che salva su Nesto e Lovric.
Male la difesa. Nicola Murru è il solito e non va oltre il 5, mentre per Koray Gunter e Bram Nuytinck c’è mezzo punto in più. L’ex Udinese sfrutta la conoscenza per arginare Nestorovski, ma non è impeccabile:
Conosce Nestorovski come nessuno da ex compagno udinese. Non molla l’osso, ma non sempre è implacabile.
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Alessandro Zanoli ha una delle migliori occasioni, ma Silvestri gli nega il goal e il voto rimane 5,5. Così come Tommaso Augello, che, però, rimedia un giallo che abbassa il fantavoto a 5. Come Zanoli anche Tomas Rincon ed Harry Winks, che fatica in fase di interdizione e viene anche ammonito:
Non riesce a contrastare le percussioni centrali di Pereyra.
Non va oltre il 5 – tanto per cambiare – Filip Djuricic:
Sponde sì, ma nessuna ispirazione per le punte e calcia male una palla buona. Involuto. Doveva essere l’uomo in più.
I due attaccanti – Manolo Gabbiadini e Fabio Quagliarella – ci provano. Per entrambi un 6 e un po’ di sfortuna. Manolo prende un palo, mentre Quaglia riceve gli applausi meritati per una grande carriera:
Il vecchio Quaglia torna titolare. Un tiro fuori. Una finezza. Stop. Qui lo amano, ma sono più gli applausi alla carriera che alla prestazione.
Voto 5 a Dejan Stankovic. Il serbo ha lottato, ma non è riuscito a salvare una squadra che ormai si è arresa:
Lui è uno da battaglia, ma la squadra ormai si è arresa. Stavolta niente cambi. E ne mancano 4 per la fine della via crucis.