La giornalista Selvaggia Lucarelli pubblica stralci del suo dialogo con l’associazione organizzatrice della partita per Gianluca Vialli e svela le ombre e contraddizioni dietro la raccolta fondi
Da settimane rimbalza su media e social la notizia di un altro evento benefico in memoria di Gianluca Vialli, campione amatissimo che ha lottato a lungo contro la sua malattia, diventando un esempio di vita. Oltre che un valido sostenitore della ricerca e dell’aiuto ai più deboli.
Così l’associazione “Nazionale Azzurri“, fondata dal musicista Alessandro Arena, ha organizzato una partita allo stadio Granillo di Reggio Calabria, il prossimo 10 settembre, per raccogliere fondi da destinare a un progetto per bambini autistici, WE OUT. Tanti gli ospiti invitati, anche di spicco, anche dal mondo del calcio. Ma, proprio pochi giorni prima della partita “The legend Gianluca Vialli“, la giornalista Selvaggia Lucarelli ha scoperto che questa iniziativa nasconde non pochi punti oscuri.
I dubbi cominciano a sollevarsi, per la giornalista, quando, curiosando sul sito dell’associazione Nazionale Azzurri, scopre di che si tratta:
Ma cos’è questa associazione Nazionale azzurri? A guardare il sito un’accozzaglia di cose. Un’organizzazione no profit che organizza partite a scopo benefico per un progetto destinato a bambini con autismo , WE OUT. Poche informazioni, dicono di voler costruire una struttura ricreativa, appunto, per bambini con autismo. Sul sito della Gazzetta c’è un articolo di un anno fa che racconta come tale struttura sarà operativa a Roma a fine 2022. Al momento non esiste alcuna struttura. Il sito no profit (!) raccoglie anche donazioni e cinque per mille, ma vende pure viaggi ai Caraibi. E già qui…
Il mistero si infittisce anche perché, racconta la giornalista, tra gli amici di Vialli nessuno sapeva nulla:
Tra gli sponsor una concessionaria d’auto di Catanzaro. Chiamo amici di Vialli, nessuno sa nulla
Partita per Gianluca Vialli, Selvaggia Lucarelli contro l’associazione “Nazionale Azzurri”
Chiamo gli organizzatori di questo evento “benefico” in programma il 10 settembre. Nessuno della famiglia Vialli ha dato il consenso per l’utilizzo dell’immagine. Il progetto benefico è più che vago. Il sito dell’organizzazione no profit Nazionale Azzurri vende viaggi ai Caraibi.… pic.twitter.com/sfKNzOFgg9
— Selvaggia Lucarelli (@stanzaselvaggia) September 7, 2023
Falsa raccolta fondi nel nome di Gianluca Vialli? L’attacco di Selvaggia Lucarelli
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Poi, con una prassi giornalistica, Selvaggia Lucarelli ha contattato l’ufficio stampa dell’associazione, venendo in contatto direttamente con la moglie di Alessandro Arena:
Chiamo l’ufficio stampa del sito, che è la moglie dell’organizzatore Alessandro Arena. Si chiama Pamela Antonio Luna. Sono le 11,50 del mattino. Quando sente chi sono: “Perché m’hai chiamato a me? Io non parlo mai coi giornalisti”. Le spiego che sulla sua bio c’è scritto “ufficio stampa di Nazionale azzurri”.
Allora replica: “Sì ma lei mi sta chiamando a mezzogiorno, io a mezzogiorno sto con mio figlio autistico”.
Le spiego che sono le 11,54 e che è un orario di lavoro. Le chiedo se esistono bilanci dell’organizzazione e che progetto starebbe finanziando chi dona. Risponde che hanno fatto tre eventi (partite) ma che prima servono i soldi. Le spiego che prima serve un progetto. Al che mi dice che hanno avuto tanti appuntamenti con politici, sindaci e personaggi famosi e “sta pregando Dio per prendere una decisione finale” sulla città o regione dove sarà. Dico che sulla Gazzetta c’è scritto che la struttura esiste già a Roma. No, non esiste, dice, ma Roma le piacerebbe tanto
Cominciano ad emergere delle contraddizioni sulle basi su cui si fonda la raccolta fondi nel nome di Gianluca Vialli. Soprattutto quando la responsabile dell’ufficio stampa di Nazionale Azzurri rivela che l’associazione ha anche pagato degli ospiti per partecipare, per beneficienza, all’iniziativa:
Chiedo chi siano i politici e personaggi che hanno incontrato. “Lo dirà mio marito, è andato al comune, ha parlato con tante associazioni. Ma noi siamo a Monza quindi stiamo valutando perché non è che possiamo spostarci con facilità”. Segue un delirio, si innervosisce
“Lei parla di soldi come se chissà che stiamo raccogliendo! C’è un contabile, non pubblichiamo bilanci perché non siamo obbligati a farlo. Comunque mica sto chiedendo la carità, sto offrendo uno spettacolo, mica vado col cesto a chiedere elemosina. Ogni personaggio di questi che chiamo serve 150 000 euro per farlo venire”. “
Al che salto dalla sedia. Paga ospiti e calciatori che giocano per beneficenza?
Selvaggia Lucarelli arriva in fondo al racconto, un racconto fatto di ombre e di poca chiarezza, che sfoggia il nome di una persona come Gianluca Vialli per dubbi scopi:
Ribadisco che vorrei che facessero vedere il progetto visto che chiedono soldi e pure il 5 per mille. Che ci sono poche righe e nessun aggiornamento.
Al che mi dice che mi richiamerà suo marito tra un’oretta, lui ha la conferenza stampa dell’evento.
Al momento non mi ha chiamata nessuno.
Mi dicono che anche nel comune di Arzignano, dopo la partita, qualcuno avesse chiesto chiarimenti sulla destinazione dei fondi.Ma forse non è neppure necessario. È necessaria una legge.
Povero Vialli.
Povera beneficenza seria