In un momento nero per la Sampdoria, con la zona retrocessione a un solo punto, s’inceppa anche l’unico meccanismo sin qui letale: Fabio Quagliarella, dominatore indiscusso dagli undici metri.
“Ci sono rimasto male perché quel rigore era importante, l’ho calciato malissimo e mi prendo io tutte le colpe”. Fabio Quagliarella prima di tutto è un uomo, poi il nostro Capitano. Un rigore che fa male alla classifica soprattutto pensando che in tutta la carriera, l’attaccante di Castellammare di Stabia ha segnato 34 rigori e ne ha sbagliati solo 6, con una percentuale di realizzazione dell’85 % che consente al Capitano blucerchiato di fregiarsi meritatamente del titolo di specialista. Anche se siamo lontani dal 97 % di Matthew Le Tissier e dal 94% di Marco Van Basten…
Statistiche confermate anche prendendo in considerazione solo le esecuzioni in maglia blucerchiata: 22 volte a segno, 4 le occasioni fallite e mai più di una volta a stagione.
Prima dell’errore contro il Parma, mai l’errore dagli undici metri era stato così decisivo. Nel campionato scorso infatti, dopo la parata di Sirigu, Fabio era riuscito a concludere a rete e comunque il passivo era già pesante e la partita compromessa (finì 1-4 per il Torino).
Gli errori nel derby di andata del campionato 2016/2017 e contro il Cagliari nel campionato 2017/2018 furono invece senza conseguenze: la Samp vinse i due incontri.
Fabio, il bonus rigore sbagliato per questa stagione l’hai giocato. Ora devi tornare infallibile, per la salvezza serve un Rigorella perfetto (e anche i Fanta-Allenatori ringrazieranno…).