Una pagina si è chiusa e una si è aperta nella carriera di Mikkel Damsgaard: l’ex Sampdoria è tornato a segnare dopo 3 anni dall’ultima volta. E ora può lasciarsi alle spalle le difficoltà
È il minuto 26 della partita tra Brentford e Leyton Orient, club della terza divisione inglese. Una semplice partita di Carabao Cup in Inghilterra, che si è giocata la sera del 17 settembre 2024, oscurata dall’inizio della nuova versione della Champions League. Ma è stata una partita che Mikkel Damsgaard probabilmente non dimenticherà mai. Perché stata, per lui, la fine di un lungo periodo di difficoltà e, forse, l’inizio di una rinascita.
Il ventiquattrenne danese, promessa del calcio europeo ai tempi della Sampdoria, è tornato a segnare un goal, per giunta quello decisivo ai fini della vittoria, in una partita ufficiale tra club e Nazionale. E pazienza se lo ha fatto contro una squadra di due categorie inferiori rispetto al suo Brentford. Perché Damsgaard, un goal, non lo faceva da oltre tre anni.
L’ultimo era quello con la Nazionale, in semifinale agli Europei del 2021, contro l’Inghilterra. Una punizione magistrale, che lo aveva consacrato come uno dei talenti dal futuro più radioso. Fino ad allora era un ragazzo nelle mani di Claudio Ranieri alla Sampdoria, un uomo sapiente che lo gestiva, non lo faceva giocare fino a spomparlo, ricevendo anche qualche critica perché avrebbe dovuto giocare di più. Un giocatore così era raro vederlo a Genova. Poi, però, le cose sono cambiate.
Ex Sampdoria, la rinascita di Damsgaard parte da qui: il talento danese torna al goal dopo 3 anni
Ex Sampdoria, incubo finito per Mikkel Damsgaard
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La Sampdoria ha deciso di tenerlo dopo quell’Europeo, seppure dall’Inghilterra, ferita ma stupita da quella rete in semifinale, cominciavano ad arrivare offerte. Però a ottobre 2021, ecco l’imprevisto che più fa male: infortunio. E di una natura inizialmente sconosciuta, sono problemi al ginocchio ma più complessi di quanto si possa pensare. Il 4 novembre 2021 si è sottoposto a un intervento chirurgico. Damsgaard è rimasto fuori 185 giorni, ha saltato praticamente tutta la stagione rientrando solo ad aprile 2022. Ha giocato ancora 4 partite con i blucerchiati, per un totale di 61 minuti.
Poi il trasferimento al Brentford, in Inghilterra. La Sampdoria cede alle offerte che arrivano dalla Premier, una plusvalenza non indifferente (incassato più del doppio del costo di cartellino). E Damsgaard è sedotto dalla proposta di un allenatore che lo conosce, il connazionale Thomas Frank, che sta creando una piccola colonia di danesi alle “Bees”. Ma il talento che aveva stupito tutti ha faticato a ingranare, a giocare da titolare.
Chiude la prima stagione oltremanica, per fare un esempio, con 26 presenze in campionato, ma un totale di 979 minuti. Praticamente mezz’ora a partita. Senza contare ancora gli infortuni, un problema agli adduttori e, nella stagione successiva, un’operazione al ginocchio. In tutto questo, ancora un grande assente: il goal.
Damsgaard non riesce più a segnare. Non che sia mai stato un grande bomber, alla Sampdoria ne ha fatti solo due in altrettante stagioni (esclusa la Nazionale, il suo ultimo goal in un club era proprio quello al Crotone del dicembre 2020). Ma al Nordsjaelland, l’anno prima di approdare a Genova, ne ha fatti 11 in campionato. A 19 anni.
L’ultima rete, l’ultimo grande flash di questo talento sfortunato è rimasto proprio quella rete prelibata all’Inghilterra. Paese che ha aspettato a lungo la consacrazione di questo ragazzo, soprattutto a Brentford. Dove, però, adesso ha ritrovato la via del goal. Uno di quelli più importanti perché arrivano, risultato, avversari e competizione sono secondari. Perché Damsgaard è tornato a segnare dopo 3 anni di duro lavoro per tornare alla normalità. Anche per questo, quel goal sa di rinascita.