Il talento Giovanni Leoni, conteso da Milan e Inter, indica nell’esperienza a Genova alla Sampdoria la vera svolta della sua carriera
Il futuro davanti a Giovanni Leoni sembra possa diventare sempre più radioso. Il difensore classe 2006, dopo un anno a Parma in cui, partita dopo partita, ha conquistato sempre più spazio, ormai è chiaramente nelle mire soprattutto di Inter e Milan, con la possibilità di diventare, a neanche 19 anni, un pezzo pregiato di una delle big del calcio italiano. Chi lo avrebbe detto quando, un anno e messo fa, la Sampdoria lo ha prelevato dal Padova, su intuizione e bravura di Andrea Mancini e dell’ex capo scouting Lorenzo Giani.
Ma infatti Leoni non ha dubbi nel dire che la sua esperienza a Genova sia stata la svolta della carriera per lui. I blucerchiati lo hanno prelevato da una squadra di Serie C dopo alcune partite giocate in prima squadra. Lo hanno gettato subito nella mischia, complice l’emergenza difensiva e un’intuizione di Andrea Pirlo, rendendolo poi appetibile sul calciomercato. Così lo stesso difensore del Parma, al Corriere del Veneto, chiarisce che la Sampdoria ha cambiato lui e la sua carriera:
Quella esperienza mi ha segnato e cambiato tantissimo. All’inizio è stato molto difficile: ero passato in serie B, ma soprattutto era la prima volta che andavo fuori casa, via da Padova, da solo. Con il passare del tempo ci si abitua, ma all’inizio è stata dura. Lì sono cresciuto davvero tanto e non solo dal punto di vista calcistico
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Dopo soli sei mesi, infatti, il Parma lo ha inseguito e preso, pagandolo circa 5 milioni (la Sampdoria ha maturato una plusvalenza di appena 2,6 milioni). Ora i ducali non vorrebbero venderlo, ma la fila di pretendenti importanti fa comunque considerare l’ipotesi. E allora fissano il prezzo a 30 milioni. Sei volte quello che è stato pagato. Leoni vede che su di lui c’è un forte interessamento, ma questo non gli mette pressione:
A dire la verità, vedere la mia faccia sui giornali non mi mette pressione, sono molto tranquillo. Anzi, mi fa piacere e spesso mi aiuta a rimanere concentrato sui miei obiettivi, a capire che sto facendo bene. A fine agosto sono passato al Parma, firmando un contratto con scadenza al 2029. Per ora rimango dove sono, a Parma mi trovo bene, non solo dal punto di vista sportivo: Parma mi piace come città, è molto vivibile e poi si mangia benissimo