L’ex giocatore della Sampdoria, Antonio Candreva, si è ritirato, ma aveva fatto un ultimo tentativo per continuare chiamando la Lazio, la squadra con cui era esploso
Il calcio italiano è stato colto alla sprovvista, nelle ultime ore, dall’annuncio del ritiro dal calcio giocato di Antonio Candreva. Il classe 1987 ha deciso di appendere gli scarpini al chiodo, dopo una lunga carriera nella quale ha vestito, per due anni, anche la maglia della Sampdoria, dal 2020 al 2022.
L’esterno ha compiuto questo passo dopo che nessun progetto presentatogli lo ha realmente coinvolto. Si parlava, ad esempio, di un possibile contatto col Napoli, dove c’era Antonio Conte, suo ex tecnico all’Inter. Tuttavia non è proseguita la suggestione. Ma, come raccontato a Radiosei, per lui si apre una nuova sfida, sempre nel mondo del calcio:
Sulla mia scelta è stata decisiva l’assenza di un progetto che potesse coinvolgermi. Sono soddisfatto di quello che ho fatto fino a 38 anni, anno in più anno meno, questo non cambia le cose e la mia carriera. Ora la mia intenzione è quella di restare nel mondo del calcio. E’ stata la mia vita, ora devo scegliere bene cosa ho intenzione di fare, quale può essere il mio ruolo. Mi piacerebbe fare tantissimo l’allenatore, ma è un mestiere complicatissimo. Un tecnico deve pensare a mettere insieme 25 teste che pensano a se stessi. Anche allenare i giovani può essere una cosa interessante, può essere un punto di partenza
Ex Sampdoria, Candreva: “Ho provato a offrirmi alla Lazio, tentativo senza pretese”
Ex Sampdoria, Antonio Candreva non voleva ancora smettere. Il retroscena
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Però Candreva, che era svincolato dallo scorso luglio dopo l’esperienza alla Salernitana, non voleva davvero smettere. Sentiva di poter ancora dare qualcosa e allora, racconta, ha tentato di chiamare la Lazio, per mettersi a disposizione. E soprattutto chiudere la carriera nel club del suo cuore, dove conta le maggiori presenze da professionista. Ma questo “tentativo senza pretese” non è andato a buon fine. E l’ex blucerchiato, a posteriori, non prova alcun rancore:
Mi sentivo ancora in grado di far qualcosa, mi sono anche offerto alla mia squadra, alla Lazio, ma non c’è stata l’opportunità. Ho chiamato e chiesto se fosse stato possibile chiudere la carriera a Roma, ma va già bene ciò che ho fatto in biancoceleste. Non mi aspettavo un ok, sapevo fosse difficile per la questione delle liste. E’ stato solo un tentativo, ma senza pretese