Prima conferenza stampa di Sottil da tecnico del Modena, l’ex Sampdoria dice di aver fatto tesoro delle esperienze negative. Ora vuole portare una mentalità diversa alla squadra
Andrea Sottil ricomincia dal Modena. Dopo l’ufficialità di un mese fa, il tecnico di Venaria Reale, poche ore fa, ha compiuto il primo passo della sua nuova avventura, presentandosi alla stampa da allenatore dei canarini. Si tratta della prima esperienza dopo quella non felice alla Sampdoria, dove era arrivato a fine agosto, al posto di Andrea Pirlo, lasciando poi la panchina a Leonardo Semplici a inizio dicembre.
Sottil ha chiuso la sua avventura a Genova con 5 vittorie (una nel derby di Coppa italia), 4 pareggi e 5 sconfitte. E, dopo un 5-1 subito a Reggio Emilia, è stato esonerato. Ora, pochi chilometri distante, riparte con il Modena, questa volta dall’inizio e non a campionato in corso. Con una squadra costruita per lui. E voglia di dimostrare di aver fatto tesoro degli errori e delle esperienze negative. Così l’ex tecnico blucerchiato ha parlato alla stampa:
Dalle esperienze negative si impara sempre, quindi ho imparato delle cose e me le sono fatte mie anche nelle annate non felici. Io cercavo un progetto iniziale perché cominciare è diverso rispetto a subentrare. Questo nuovo progetto lungimirante parte da oggi e stiamo costruendo una squadra a mia immagine e somiglianza. E’ chiaro che poi bisogna portare a casa i risultati, che secondo me sono figli di una programmazione. Una squadra deve sapere fare tutto, a me piace un calcio aggressivo, arrivare velocemente in porta e il possesso palla deve essere funzionale al gol
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Sottil avrà una squadra costruita a sua immagine e somiglianza, come non era stato alla Sampdoria, dove l’unico acquisto su cui aveva messo bocca era quello di Marco Silvestri. Mentre il calciomercato invernale è stato condotto con le richieste di Leonardo Semplici. L’ex allenatore blucerchiato promette ai modenesi di portare programmazione, garra e personalità. Mentalità diversa, insomma, dalla quale scaturiranno le vittorie. Quegli ingredienti che, nella scorsa stagione, sono mancati alla Sampdoria:
La società mi ha chiesto di cambiare aria, di portare una mentalità diversa e penso siano state chiare anche le scelte tecniche fatte. Vogliamo portare più “garra”, anche negli allenamenti, e più senso di appartenenza. Su determinati giocatori abbiamo fatto scelte legate alla personalità, che per me è una caratteristica importante. Voglio allenare i “cattivi” ragazzi, i buoni ragazzi vincono poco. La cattiveria agonistica me l’hanno inculcata da piccolo e mantengo dento vecchi principi che sono fondamentali nel calcio