Andrea Conti si ritira dal calcio dopo anni di infortuni e sfortuna, la Sampdoria la sua ultima squadra. L’annuncio dell’ex esterno
“Non c’è niente di più brutto di quando ti rendi conto che è finita. Ma accettarlo diventa l’unico modo per andare avanti“. Con amarezza, lucidità e qualche rimpianto Andrea Conti ha annunciato il suo addio al calcio giocato. Un addio che si è consumato dopo mesi in cui l’esterno trentunenne ha atteso una chiamata da qualche squadra che, però, non è mai arrivata. Si è svincolato il 10 luglio 2024 scorso dalla Sampdoria con una rescissione consensuale, dopo due anni e mezzo in blucerchiato in cui ha potuto giocare solamente 12 partite, con 2 reti all’attivo.
Dall’estate scorsa ha atteso per un po’ di tempo una chiamata di qualche possibile squadra interessata, che gli offrisse la possibilità di una ripartenza. In un’intervista dello scorso autunno aveva già annunciato di voler aspettare una proposta, ma dandosi un tempo limite, che allora aveva indicato nel calciomercato di gennaio. A metà aprile 2025, dopo 9 mesi da svincolato, ha deciso di dire basta. L’annuncio è avvenuto con un’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport:
Sono esausto, sono anni che combatto con problemi fisici, infortuni e delusioni. Sono svincolato da un anno e negli ultimi 3 ho giocato appena nove partite. Bisogna essere consapevoli della propria situazione, io non ce la faccio più e questa sarà la mia decisione definitiva
Ex Sampdoria, Conti: “Nessuno mi ha chiamato, ho perso la speranza. Rimpianti? Impossibile non averne”
Ex Sampdoria, Andrea Conti dice basta: sono esausto, meglio accettare che è finita. Sui rimpianti…
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Gli infortuni hanno pesato fisicamente e moralmente per Conti. Dopo l’apogeo all’Atalanta nella stagione 2016/2017, grazie a cui si era guadagnato il passaggio al Milan e anche la Nazionale, l’ex blucerchiato è stato tormentato dagli stop fisici, soprattutto al ginocchio, a finire poi con continui acciacchi muscolari che non gli facevano mai ritrovare continuità. Una ricaduta costante che ha vessato il trentunenne, che alla fine ha deciso di accettare che è finita. Dopo otto anni di calvario è meglio smettere:
Ho perso la speranza. Sapevo che dopo la fine del contratto con la Samp non sarebbe stato facile e ne ho avuto riscontro in questi mesi, in cui comunque nessuno mi ha chiamato. Quindi meglio accettare che è finita e andare avanti
Conti non ha ancora ben chiaro cosa farà da ora in avanti. Potrebbe continuare a rimanere nel calcio, ma per il momento deve ancora fare i conti con le difficoltà ad accettare il modo in cui la sua carriera è andata. E convivere con qualche rimpianto:
Non so ancora cosa farò, forse rimarrò nel calcio, magari da allenatore. Oggi provo solo ad accettare che è finita e non è semplice. Rimpianti? Impossibile non averne. Penso ogni giorno a come sarebbe stato senza quegli infortuni. Vedo gli altri giocare e mi chiedo: perché loro sì e io no? Non troverò mai una risposta