Ai nostri microfoni in esclusiva, per parlare di Sampdoria Ivano Bonetti ha raccontato della fratellanza e da dove è nata, e da dove nascono i braccialetti.
La Sampdoria ha bisogno di creare come successo in passato, un gruppo di giocatori leader in campo e fuori, per costruire un asset che possa riportare questa gloriosa squadra ai nefasti di un tempo. Lo merita questa piazza, lo meritano questi tifosi che non smetto mai di sostenere la squadra anche nei momenti più difficili, lo merita la Sampdoria.
Ivano Bonetti in esclusiva ai microfoni di ClubDoria46, ha svelato da dove nasce la fratellanza e i suoi braccialetti, che ormai sono richiesti da tutti i tifosi blucerchiati. Una fratellanza che è iniziata in un periodo davvero brutto che ha toccato molto i tifosi blucerchiati:
Nasce da sola e non si sa come nasce. Perché il periodo così buio, è nata per caso. Ho fatto il braccialetto per caso, dovevamo incontrarci ad agosto per il rientro in Italia di Luca. Mi emoziono nel dirlo, ho fatto dei braccialetti neri con lo scudetto e i colori blucerchiati per amore die colori che abbiamo vissuto per i compagni. Da lì è andato oltre e mi hanno scritto migliaia di tifoso che lo volevano. Io non sapevo neanche come farli, ma poi da osa nasce cosa. Uno nero per noi e uno bianco da dare alla famiglia, da lì è nato questo amore per tutto il gruppo della fratellanza. Un ragazzo studente che va a Milano e prende un caffè e vede il barista che ha il braccialetto, vede che c’è un fratello e iniziano a parlare come se fossero vecchia amici. Ancora oggi a distanza di un anno e mezzo i tifosi mi mandano lettere del genere, non è nato per un motivo. Ho aperto una email e ho letto le risposte della mia lettera, ci ho messo più di due ore. Io farò un murale dove riesco a concentrare tutto queste cose per farle vivere per sempre
ESCLUSIVA Sampdoria, Bonetti: mi arrivano richieste da tutto il mondo
ESCLUSIVA Sampdoria, Ivano Bonetti: fratellanza? nasce da sola in un periodo davvero buio
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I braccialetti della fratellanza, sono richiestissimi dai tifosi blucerchiato, tanto che lo stesso Ivano nel corso della sua intervista in esclusiva ai nostri microfoni ha dichiarato di ricevere offerte anche dal Giappone.
Mi scrivono da tutto il mondo, anche dal Giappone. Se devo fare un raduno sicuramente in Liguria. Noi del ’91 o facciamo qualcosa con la Sampdoria o lo faremo col nostro gruppo in un’altra maniera
Continuano Ivano:
No, ci sono delle donazioni per chi fa il braccialetto ma vogliamo sviluppare qualcosa nel mondo calcistico. La prima cosa che abbiamo fatto è stata portare a casa la Cadillac di Luca, in questa cosa ha aiutato anche il Mancio. Con quella parte di denaro, abbastanza grossa, è andata alla famiglia. Che poi l’ha devoluta in beneficenza. La macchina di Luca ce l’abbiamo in questa associazione che è sportiva, ancora dobbiamo presentarla e stiamo aspettando Roberto Mancini per farla vedere insieme. Poi il mio sogno è quella di fare un raduno con questa macchina per farla vedere. Abbiamo fatto una donazione al Gaslini, il denaro è lì e quando faremo quello che ho intenzione di fare verrà usato per la fratellanza