Ricorso Salernitana, il TAR Lazio da’ ragione alla Sampdoria ma solo in parte: l’analisi dell’ultima ordinanza depositata il 10 luglio scorso che si è pronunciata solo sulla conversione del rito.
Non è ancora finita la lunga estate calcistico-giudiziaria della Salernitana, e di conseguenza della Sampdoria.
Il club blucerchiato non è impegnato solo sul fronte sportivo, con al delicata opera di ricostruzione/ridimensionamento voluta dall’investitore Joseph Tey e portata avanti dal suo plenipotenziario Nathan Walker, ma deve anche continuare rispondere colpo su colpo alle inziative giudiziarie della Salernitana.
Lo scorso 8 luglio si è tenuta davanti al TAR l’udienza di discussione del ricorso presentato dal club campano contro la decisione della Collegio d Garanzia del CONI di dichiarare inammisibile il ricorso contro la decisione della Lega Serie B di sospendere il playout contro il Frosinone.
Ricorso Salernitana, il TAR Lazio da’ ragione alla Sampdoria ma solo in parte
La Sampdoria, difesa in primis dagli avvocati Francesco De Gennaro e Antonio Romei, ha eccepito insieme alle altre parti resistenti e controinteressate (Lega Serie B, FIGC e Frosinone) che il TAR non avrebbe potuto applicare il rito speciale sportivo nella decisione del ricorso della Salernitana.
I giudici amministrativi hanno dato ragione alla Sampdoria e alle altre parti sotto questo aspetto procedurale: il ricorso dei campani non può essere deciso con il rito speciale sportivo perchè non riguarda direttamente un provvedimento di ammissione o esclusione dalle competizioni professionistiche o comunque incidenti sulla partecipazione a competizioni professionistiche.
Quindi con un’ordinanza depositata il 10 luglio scorso, il TAR Lazio sezione prima Ter ha disposto la conversione in rito ordinario (seppur speciale).
Non servirà tuttavia un’altra udienza. Poichè tutte le parti hanno rinunciato ai termini posti a garanzia del contraddittorio, non resta altro da attendere se non la pronuncia della sentenza nel merito della questione.
A quel punto, resterebbe solo l’appello al Consiglio di Stato, che potrebbe pronunciarsi però a ridosso dell’inizio del campioanto di serie B, se non addirittura a campionato iniziato.